TURISMO – Paesi uniti contro lo spopolamento, da Castelmauro parte la battaglia

La Molisana Natale plastica
Boschi e giardini di Emanuele Grande
mama caffè bar venafro
stampa digitale pubblicità black&barry venafro
Smaltimenti Sud

AMMINISTRAZIONI UNITE – “Eppur si muove…”. Parte da Castelmauro la battaglia di diversi comuni molisani contro lo spopolamento. Una squadra di amministratori per guardar lontano e vincere “il campionato più difficile”.

In effetti, “in un Molise dove ogni cosa la si fa in maniera autonoma ed individuale, dove da sempre si pensa come superare ogni schema associativo senza poter innalzarsi su torri e campanili per una visione d’insieme, finalmente qualcosa si muove. Un pendolo che scandisce le ore e che non si ferma dinanzi ad una realtà che offre solo differenze e strategie di carta… Un pendolo che accomuna nel trascorrere le ore e che ormai difficilmente potrà fermarsi perché ricaricato da un sodalizio forte, un sodalizio di amministratori che hanno visto al di là del proprio confine per perorare insieme una ‘battaglia’ all’insegna dell’intento comune: non morire di spopolamento!”.

E così San Felice del Molise, Montecilfone, Montefalcone nel Sannio, Civitacampomarano, Guardialfiera, Mafalda, Montemitro, Palata, Roccavivara, Acquaviva Collecroce, Castelmauro si uniscono per perorare un progetto d’insieme ed esser vincenti e convincenti nell’invertire la rotta e porsi a sentinella di un Molise che ci vede sconfitti sempre nei numeri, nelle statistiche, nelle previsioni, nell’economia ma che non smette mai di stupire per bellezza, tradizioni, enogastronomia e biodiversità… Ed è proprio su questi pilastri che i comuni hanno inteso porsi uniti in un contesto di grande difficoltà e di grande sconforto.

E così pian piano, nella Casa comune di Castelmauro, è stato raccolto l’invito del sindaco Angelo Sticca e, quell’eppur si muove è diventato: “Ci si muove…”. “Ci si muove – spiegano da Borghi d’Eccellenza – per non esser soli in una battaglia difficile, piena di insidie e di colpi bassi, piena di sassi su strade colabrodo, trasporti al limite del collasso, senza più soldati in prima linea che difensivamente furono in tempi passati il baluardo per una rinascita che, purtroppo, stenta a tornare. Ci si muove per dar vita ad un progetto comune che non parta da un singolo Comune ma che abbracci una strategia che sia guidata da un volano guida di una ruota che fonda su dei raggi imprescindibili ed uniti da una corona senza punte di diamante ma piena di pregio e di grandissima voglia di riscatto e di una vita presente e futura senza tribolazioni e senza alterazioni comportamentali che stanno deteriorando la nostra terra, il nostro modo di vivere, la nostra straordinaria identità”.

“E l’ identità delle identità è la parola chiave, la svolta per una rinascita identitaria e cognitiva di un territorio che lascia il fiato in gola nel vederlo dall’alto dell’Osservatorio di Castelmauro, dall’alto del Campo di Volo per Parapendio di Montefalcone, dalla Sacralità della Porta Santa di Guardialfiera che si affaccia su un dei laghi più belli dell’Italia Meridionale, dall’alto delle tradizioni di San Felice del Molise, Acquaviva, Montemitro, Palata, terrazza di un Molise che vuol vedere non più lontano l’Abruzzo e la Puglia, dall’alto della bellezza di un Montecilfone con il suo Bosco Corundoli  che rischia seriamente il suo depauperamento, dall’immensità e beltà del Castello e del borgo medio rinascimentale di Civitacampomarano che mai vorremmo vedere scivolare a valle a causa di una delle frane più importanti d’Italia e perderci la voce di quella resistenza che parte proprio da una incredibile intuizione nel colorare il paese e renderlo affrescato nei concetti, nei racconti e nelle opere che mai dimenticheremo nella storia grazie a Gabriele Pepe e Vincenzo Cuoco come per l’intera area dall’immenso racconto di Francesco Iovine, per non dimenticare la visione dall’alto della splendida Roccavivara con la sua Madonna del Canneto che il 14 aprile vedrà illuminata da una splendida corona di luci che non potranno che apportare vita ad un monumento già Meraviglia Italiana, sentinella di un passato glorioso che non vorremmo finisca nei libri di storia e non più godibile al Mondo Intero come lo è stato per la bella Mafalda che subendo dominazioni ebbe a chiamarsi tale in omaggio alla neonata eredi di casa Savoia nel lontano 1903″.

Insomma, “storia, arte, cultura, natura, biodiversità, agricoltura, enogastronomia e sintesi comune, questa l’arma letale contro incuria, spopolamento, negatività della politica… E, quest’arma è stata assemblata il quel di Castelmauro ed imbracciata da amministratori che del Molise sventolano con orgoglio la bandiera… Per questo e non solo, grazie e, che vinca la solidarietà!”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Facebooktwittermail

PUBBLICITA’ »

momà
fabrizio siravo assicurazioni
Colacem Sesto Campano

resta aggiornato »

WhatsApp Molise Network

seguici »

Facebooktwitteryoutubeinstagram

PUBBLICITA’ »

momà
Colacem Sesto Campano
fabrizio siravo assicurazioni

resta aggiornato »

WhatsApp Molise Network

seguici »

Facebooktwitteryoutubeinstagram

aziende in molise »

Esco Fiat Lux Scarabeo
Edilnuova Pozzilli
Agrifer Pozzilli
Bar il Centrale Venafro
error: