CAMPOBASSO – Toma a cuore aperto, sulla ex Ittierre su quanto è stato riportato in maniera distorta dall’opposizione soprattutto sull’emendamento Nannicini e su quanto il suo governo regionale si accinge a preparare e a mettere in campo: dalle infrastrutture, viabilità trasporti, cultura turismo al sociale.
Un pacchetto di programmazione omnicomprensivo, un contenitore di futura progettazione già allo studio a favore di un “Molise Borgo allargato“.
Nel suo intervento in aula davanti ai lavoratori della ex Ittierre ha riferito quante saranno le possibilità per riconfigurarsi in una nuova dimensione occupazionale e quindi sociale e gli sforzi che la Regione sta rigenerando e adoperando per dare risposte soprattutto a quanti il lavoro lo hanno perso insieme agli ombrelli previdenziali causa principale un fallimento imprenditoriale e industriale spaventoso spesso incomprensibile.
“Siamo tutti i mercoledì e giovedì a Roma nei Ministri e alla Conferenza Stato Regione con assessori Capi Dipartimenti e segreterie – osserva il Governatore – Purtroppo la mobilità in deroga agli ex Ittierre con quanto ha stabilito il Governo sul principio della sua continuità è impossibile riattribuirla. L’emendamento del Piddi dell’on. Nannicini non è neppure arrivato in aula per la sua valutazione perché ritenuto inammissibile per mancanza di copertura finanziaria. Quindi lasciamo stare quanto si racconta strumentalmente qua e là. Il Governo avrebbe potuto rifinanziare ma non lo ha fatto. Si può fare con provvedimenti speciali decreti e quant’altro!”
E ora invece
“La Regione non può creare lavoro né assumere – osserva Toma – ma creare le condizioni di attrazione sul territorio perché questo avvenga. Per attirare investitori dobbiamo realizzare infrastrutture, il lato debole di questa regione. Da tempo stiamo lavorando per un progetto complessivo con InvItalia, progetti frazionati non ci interessano. Prevediamo una strada a 4 corsie, un attraversamento veloce dal Tirreno all’Adriatico, questa è un’opera da definire immediatamente. Sul territorio per le Interpoderali abbiamo programmato una spesa di 10 milioni di euro ma ce ne vorrebbero almeno 50 milioni. Abbiamo trovato situazioni di Bilancio in cui abbiamo dovuto mettere mano a riconfigurarlo per non perdere alcune somme importanti. Abbiamo trovato infatti un definanziamento di 20 milioni di euro perché non è stata certificata la spesa. A fronte di 140 milioni dello scorso anno abbiamo ora 156 milioni arrivati con particolari assestamenti facendo entrare alcune risorse tra le quali quelle europee e quindi possiamo creare condizioni di lavoro.
Bandi specialistici
“Ci saranno Bandi dedicati specialistici sul tessile per accompagnare la ripresa nel manifatturiero artigianale dell’isernino sul caseario – continua il presidente della Giunta regionale – per sostenere il settore interessato di Bojano e Agnone e il completamento della micro ricettività. Abbiamo 563 domande e una disponibilità di 16 milioni di euro con 4 milioni di riserva da poter spendere. Fondi da utilizzare entro il 2011 e qui abbiamo avuto la proroga di un anno per la spesa. I progetti le cui risorse sono nella cassa dell’Agenzia di sviluppo e coesione saranno controllati in corso d’opera e assegnati per le finalità previste in Bando.
Riprogrammazione e cambiamenti di rotta rispetto alla passata Giunta regionale
“Quanto previsto dalla Giunta precedente non ci ha soddisfatto. Moli progetti li abbiamo ripresi e riprogrammati come quello su Campochiaro con un lavoro incessante nei vari Ministeri dove abbiamo ripresentato una diversa e laboriosa documentazione a favore di importanti investimenti su tutto il territorio con un lavoro incessante e molto impegnativo.
Politiche passive
“Le politiche a favore del sostegno al reddito in mancanza di lavoro sono di competenza statale – puntualizza Toma – perché coinvolgono tutta la Nazione. Per l’anno in corso sono allo studio la concessione di 117 milioni di euro e di tanto una buona parte che io grosso modo già conosco ma non voglio dire, spettano anche a noi Molise. Andranno a soddisfare ancora per un po’ la Gam ma non l’Ittierre. E qui dobbiamo insieme fare pressing sul Governo, parlamentari di ogni casacca politica, amministratori regionali per cambiare le cose e far rientrare anche loro in qualche maniera con fondi aggiuntivi.
Politiche attive
“Abbiamo 7,82 milioni di euro utilizzabili – conclude il Governatore – così distribuiti: 433mila euro per autoimprenditorialità, 1 milione per i centri per l’impiego, altre risorse per la formazione professionale e la profilazione lavorativa in corso, 3,5 milioni di euro per lavori di pubblica utilità che potrebbero arrivare anche 4,5 milioni di euro da dare direttamente ai lavoratori senza passare per i Comuni o Enti. A Isernia abbiamo richiesta per voucher tirocini di sei mesi. Poi disponiamo di 8 milioni di euro attraverso convenzioni con Anpal. A queste iniziative, una volta portate a termine, se ne aggiungeranno altre. Tutto ciò costituisce un quadro attrattivo di notevolissimo spessore logistico che dovrà trovare in tempi breve concretezza sul campo perché non possiamo perdere ulteriormente tempo per il bene dei nostri cittadini”.
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