UNIMOL – Sviluppo rurale e patrimonio culturale, terminato il meeting del Progetto Erasmus Plus

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CAMPOBASSO – Si è concluso con la study visit di giovedì 28 marzo il kick-off meeting del progetto Erasmus Plus EARTH sui temi dello sviluppo rurale e del patrimonio culturale.

Dopo aver discusso insieme nei tre giorni precedenti, in modo serrato e proficuo, sulle varie tematiche teorico-metodologiche e sulle numerose azioni di progetto, i ricercatori e gli studiosi delle Università e ONG dei diversi Paesi consorziati, con UniMol capofila scientifico (Italia, Spagna, Francia, Argentina, Paraguay e Bolivia), hanno visitato, nella giornata di ieri giovedì 28 marzo, le particolari realtà di tutela e valorizzazione ambientale come la Riserva MAB di Collemeluccio, il caseificio e il museo della tradizione casearia e transumante della famiglia Di Nucci ad Agnone, l’esperienza di rigenerazione territoriale di Castel del Giudice (Borgo Tufi e Melise) e il Comune di Frosolone dove il centro BIOCULT ha portato a termine recentemente varie attività di ricerca, monitoraggio, sensibilizzazione e knowledge transfer per azioni di sviluppo locale.

I prossimi appuntamenti dell’iter progettuale vedranno la realizzazione dei workshop online e dei corsi internazionali in presenza, oltreché la realizzazione di una biblioteca online, di un manuale metodologico e delle buone pratiche, una raccolta di casi di studio finalizzati alla preparazione di profili integrati di operatori esperti nel settore dello sviluppo rurale con competenze e valutazione dei fattori connessi ai patrimoni culturali materiali e immateriali delle comunità. Già nella prima settimana di luglio la prof. Letizia Bindi, coordinatrice generale del progetto EARTH e il prof. Angelo Belliggiano, coordinatore del progetto per la parte europea, saranno a Bahia Blanca in Argentina insieme al prof. Marcelo Sili, coordinatore del partenariato latinoamericano.

Sarà questa anche l’occasione per monitorare l’evolversi delle attività in fase di realizzazione da parte di tutte le istituzioni accademiche e le organizzazioni di cooperazione nazionale e internazionale coinvolte. Nel frattempo UniMol avvierà il primo dei sei (uno per Paese) workshops tematici online e la pianificazione delle sei International School (sempre una per Paese coinvolto) previste dal Programma condiviso di lavoro, con l’obiettivo centrale di rendere la propria attività conosciuta e realmente efficace in termini di supporto alle comunità locali per innescare processi virtuosi di conoscenza dei patrimoni culturali condivisi e di sviluppo rurale realmente sostenibile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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