
CAMPOBASSO – “Bimbi in ufficio”, 25^Edizione promossa dal Corriere della Sera/Corriere Economia con l’adesione di Unimol.
L’iniziativa, a cura del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) di Ateneo, nasce con l’obiettivo di garantire un equilibrio tra vita privata e vita lavorativa, offrendo la possibilità ai figli dei dipendenti – di età compresa tra i 4 e i 10 anni – di scoprire il luogo di lavoro dei loro genitori. Sempre più difficile appare, infatti, conciliare orari di lavoro, appuntamenti e riunioni con il ruolo di genitore, specialmente quando i figli sono piccoli; non meno semplice è, per un bambino, comprendere le esigenze lavorative di un adulto.
Un modo per fare work-life balance, obiettivo al quale l’Università del Molise ha, più di una volta, inteso volgere l’attenzione, ponendo in essere azioni positive a favore delle proprie risorse umane (ad es. con la Nursery di Ateneo o con le agevolazioni promosse dal CUS, non ultima il CampUS estivo). L’iniziativa «Bimbi e bimbe in Ateneo. “Al lavoro” da mamma e papà» – svolta dal CUG in collaborazione con il Comitato Leonardesco UniMol, il Centro Universitario Sportivo, il Sistema museale di Ateneo e il Servizio civile – intende confermare tale intento, aprendo le porte dell’Università ai piccoli per consentire loro visite ai luoghi di lavoro dei genitori, al II e III Edificio Polifunzionale, al Museo Leonardesco e al PalaUnimol.
Si parte alle ore 15.00, nella Sala de Consiglio del Rettorato. Il tema di intrattenimento scelto per tale occasione sarà la celebrazione dei ‘500 anni – Leonardo da Vinci’. Saranno, pertanto, realizzate attività laboratoriali, motorie e ludicoricreative – diversificate in base all’età – volte a favorire la conoscenza del riconosciuto genio. I piccoli ospiti potranno così trascorrere un pomeriggio in Ateneo fra giochi, merende e tante scoperte interessanti in compagnia dei loro genitori… e dell’impareggiabile Leonardo. Una giornata volta ad attuare una buona pratica, garantendo il coinvolgimento e il benessere della persona, conciliando così i diversi ruoli della vita di ciascuno – genitore, figlio, partner, lavoratore – e sviluppando soluzioni per un vero equilibrio vita-lavoro.
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