
CHIAUCI – Fiscalità di vantaggio per i piccoli Comuni di montagna: anche Chiauci dice sì.
L’ordine del giorno proposto dall’opposizione raccoglie l’unanimità dei consensi in consiglio comunale.
L’appello di Uncem a favore di una fiscalità di vantaggio per i centri montani incontra il sostegno di Chiauci, piccolo Comune altomolisano al centro delle cronache per le vicende legate all’omonimo bacino artificiale, opera pubblica eterna incompiuta a cui sono state spesso affidate eccessive speranze per le economie locali.
“Con questo punto all’ordine del giorno – dice il capogruppo d’opposizione Gianluca Di Lonardo – la lista Progetto Chiauci rimarca ulteriormente le proprie finalità inclusive ed attente alle sfide che un borgo come il nostro dovrebbe affrontare quotidianamente con estrema urgenza.
Oltre 500 Comuni italiani hanno un solo negozio e il nostro, purtroppo, è ormai uno di questi. Le attività commerciali rimaste in paese rappresentano un vero e proprio presidio territoriale di cui non possiamo e dobbiamo fare a meno. Non solo negozi in senso stretto, ma anche la farmacia e la posta, quest’ultima con aperture a giorni alterni, rappresentano effettivamente l’ultimo baluardo a tutela della vita di comunità.”
Nonostante una posizione privilegiata lungo la Ss 650 che collega la costa adriatica ad Isernia, Chiauci ha subito una emorragia demografica impressionante. Non solo: l’età media elevata degli abitanti, elemento comune a molti centri molisani, rende necessaria una concreta e rapida strategia di welfare affinché il quotidiano non sia un vero e proprio atto eroico.
“Questa iniziativa del nostro gruppo – aggiunge Gianluca Di Lonardo – si va a sommare alle proposte già presentate in sede di consiglio nel corso di questi tre anni, indicazioni che ricalcano il programma presentato in campagna elettorale nel 2016. Trasformare i nostri centri in incubatori di innovazione, saper fare rete con altre realtà delle terre alte d’Italia e d’Europa trasferendo buone pratiche e accogliendo nuovi cittadini e veri “ritornanti”, figure attive che possano essere presenti anche nella vita politica ed amministrativa locale sempre alla ricerca di persone responsabili e volenterose. Se davvero si vuole tentare ogni strada per contrastare la desertificazione dei piccoli centri, la progettazione di beni immateriali deve venire prima di ogni edificio, spesso destinato a cadere in disuso per carenza cronica di capitale umano ed imprenditoriale. Dobbiamo costruire una generazione di cittadini, di membri delle comunità, di piccoli imprenditori innovativi. Non possiamo rimanere ancora immobili. Per questo il nostro gruppo di opposizione ha voluto lanciare un segnale forte a questa amministrazione affinché si inverta la rotta. Esiste una geografia politica che va oltre le due dimensioni, una vera e propria mappa tridimensionale in grado di costruire un arcipelago composto dalle tante montagne italiane, alpine ed appenniniche”.
Servono scelte politiche chiare per la difesa dei negozi e delle botteghe di paese, ma anche una diversa consapevolezza da parte della comunità che vive su un territorio. Salvare i piccoli negozi nei Comuni di montagna passa dalla nuova consapevolezza e dalle nuove scelte culturali di chi vive e frequenta la montagna, lo spirito attendista deve lasciare spazio ad azioni propositive e costanti da parte di tutti.
Il consiglio comunale di Chiauci si è quindi espresso votando a favore della proposta dell’opposizione, quest’ultima fortemente favorevole alla proposta di legge regionale legata alle tematiche montane che, se utilizzata al meglio dalle amministrazioni potrà essere da supporto all’iniziativa nazionale di Uncem.
© RIPRODUZIONE RISERVATA