REGIONE – “Le carceri sovraffollate sono un problema enorme, anche in Molise. Bisognerebbe vedere la detenzione come l’estrema ratio, cioè come una delle possibili forme di certezza della pena o non come l’unica realmente adottata”.
Così il Garante regionale dei Diritti della Persona, Leontina Lanciano, che riporta in Molise i risultati dell’ultima Conferenza Nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, che si è svolta a Milano nei giorni 3 e 4 ottobre alla presenza del Presidente del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) Francesco Basentini.
“Condivido l’appello lanciato a livello nazionale dal Portavoce della Conferenza, Stefano Anastasia, il quale invita a spezzare l’equazione tra pena e carcere – ha proseguito Leontina Lanciano – Se il carcere diventasse una soluzione da adottare in pochi casi, si potrebbero anche allentare le tensioni al suo interno”.
Suicidi, aggressioni al personale, abusi e violenze ai danni della popolazione carceraria sono un’emergenza comune a tante realtà territoriali. “In Italia la percentuale di sovraffollamento delle strutture è pari al 20,56% – riprende il Garante – In Molise non siamo immuni al problema e a vicende drammatiche e devastanti sul piano umano e sociale.
“Meno tensioni – conclude il Garante – significherebbe anche ridurre il numero degli spostamenti dei detenuti da un carcere all’altro, che portano spesso ad accentuare nervosismo e conflitti”.
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