CONTRATTI DI SVILUPPO – Oggi la firma dei 91 sindaci davanti al Premier Conte che ha ribadito “Il Governo vi è vicino”

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CAMPOBASSO – Contratti istituzionali di sviluppo, si entra nella fase esecutiva, quella dell’appalto.

Oggi pomeriggio la firma sui 153 progetti che interessano 91 Comuni delle due Province per un investimento complessivo di circa 220 milioni di euro. Nel pomeriggio il Premier Conte di nuovo nel capoluogo regionale ricevuto in Prefettura dai sindaci e Prefetti delle due città molisane, dal Presidente della Regione, accompagnato dal Ministro per il Mezzogiorno Provenzano e dall’ amministratore di Invitalia Arcuri. Ovviamente invitati i sindaci della regione e soprattutto quelli che hanno sottoscritto il contratto per i progetti selezionati.

Una giornata importante per il Premier accolto con grande simpatia all’entrata del palazzo di Governo dalla cittadinanza con cui si è soffermato rilasciando anche qualche autografo a quanti lo hanno richiesto e molti selfie soprattutto a un gruppo di signore che lo hanno atteso dietro le transenne poste ai lati della Prefettura. Al primo piano della Prefettura ad attenderlo i sindaci dei Comuni a cui si è rivolto ringraziandoli  per la tempestività e la bontà dei loro elaborati presentati tra l’altro con molta tempestività, programmi ritenuti tutti cantierabili e in linea di quella cornice di sviluppo locale che meglio si attaglia alle esigenze e necessità regionali. E riguardo a questo primo intervento che arriva in Molise e per altre Regioni del Sud, il presidente del Consiglio dei ministri ha sottolineato

“Il Sud non può attendere Siamo partiti 8 mesi fa tra molto scettiscismo, abbiamo dimostrato, però, strada facendo che uniti si può lavorare e costruire per il futuro. Nella valutazione di quanto avete presentato che è la rappresentazione del vostro territorio e di quanto aspirate, abbiamo cercato di capire quanto e ciò che vi serve, ora dovete dare fondo a tutte le vostre riserve ed energie per realizzare le opere approvate. Un pensiero lo dedico a quelli che sono delusi a quei Comuni che non sono entrati nei finanziamenti con progetti che non erano cantierabili  ma che in un secondo momento certamente potranno essere riabilitati con la previsione di altre risorse nel Piano senza dimenticare ulteriori iniziative di rilancio sostenibile che vanno di pari passo con il territorio. Abbiamo tenuto conto di esigenze attraverso strategie articolate con programmi che vanno dalla cultura dal recupero dei borghi al turismo all’ambiente quindi veicolati alla ricerca dei valori e radici indentitari “

Conte ha anche sottolineato come il Governo deve sicuramente essere più vicino alle piccole realtà come il Molis sia necessario che lo stesso Governo partecipi con la sua presenza alla presa di coscienza delle tematiche localistiche. E qui ha ricordato che nella provincia di Isernia dal 1978 con Aldo Moro non c’era mai stata una visita di altro presidente del Consiglio. Ammirato per la presenza dell’Auditorium che lo ha ospitato ha rimarcato che i prossimi finanziamenti per la sua riqualificazione e riadeguamento possano farlo diventare una struttura d’avanguardia per la città di Isernia,

Ha chiuso infine rivolgendosi si primi cittadini e quindi al popolo molisano

“Lo Stato è con voi, oggi è una tappa fondamentale per far ripartire lo sviluppo della vostra regione, il Sud vuole ripartire e noi ci siamo. Ci possono essere anche delle incomprensioni ma l’importante è superarle insieme per costruire e non demolire. A questo punto c’è bisogno di  produrre quanto abbiamo pensato e progettato, avviare i cantieri senza sbagliare nulla Qui dobbiamo sorprendere gli italiani anche nella fase realizzativa”

Il Ministro per il Sud e la coesione territoriale Calogero Provenzano presente in Prefettura insieme a Conte ha sottolineato quanto sia necessario per  il Sud ma allo stesso tempo quanto sia fondamentale la valenza del Cis per Regioni del Mezzogiorno d’Italia che attraverso questo strumento possono riavviare lavoro e promuovono la propria immagine una volta completata una parte della loro  riconfigurazione territoriale su alcuni settori. E rivolto alle politiche europee ha spiegato

“Il Sud deve avere quello che gli spetta. Ringrazio tutti quanti si sono adoperati per portare a termine qui questo programma sul Cis. Ora deve seguire un Piano per l’Italia oltre quello per il Sud per riavviare aziende pubbliche e private seguendo una programmazione Paese che cominci a prevedere finanziamenti dalla scuola alla sanità fino alle infrastrutture a investire nel verde per creare nuova energia. Insomma c’è da ricercare  un modello di sviluppo nuovo avendo il verde come orizzonte. Nella proiezione di quanto è necessario oltrepassare la divaricazione tra centralismo e localismo ridando a quest’ultimo un nuovo protagonismo, il controllo della programmazione formulando uno schema di pianificazione standard di cui tener presente. Via alle differenze tra Nord e Sud, Centro e periferia campagna e città, abbiamo troppe fratture che creano ostacoli di ogni sorta. Dobbiamo rialzarci tutti insieme, fiduciosi e consapevoli della nostra credibilità ad ogni livello e latitudine. Prossimamente convocherò tutti i presidenti delle Regioni per mettere a punto idee e progetti oltre che per il Cis per un Piano per il Sud o meglio per l’Italia”

Il presidente Toma ha ancora approfittato del confronto ravvicinato con il Premier Conte per riaffermare la centralità e la presa a cuore delle richieste del Molise che non può più continuare a vivere uno stato di isolamento geografico dovuto ad infrastrutture obsolete pericolose e inadeguate e a sopportare il taglio di servizi di  nella sanità che vanno invece rivisti in una diversa riformulazione di offerta. Ovviamente giudicano positivo  il lungo ma rapidissimo lavoro fatto per arrivare alla stesura dei progetti Cis approvati dalla Commissione intreministeriale e locale romana e invitando il presidente del Consiglio a non lasciare nel cassetto quei progetti esclusi dal Cis, ha voluto ancora una volta puntualizzare sulla qualità del lavoro regionale nella spendita dei fondi europei con il suo avvento a palazzo Vitale sfatando chi invece sostiene altro

“Nel marzo 2018  – ha precisato Toma – abbiamo trovato spesi solo 1,8 milioni di euro in pochi mesi abbiamo recuperato 18 milioni di euro portandoci a 20,5 milioni di euro”

Riferendosi, poi, ai venti delle autonomie regionali che vengono spinti da più parti, Toma ha spiegato al Premier Conte quanto sia necessario considerare per Regioni come il Molise una perequazione infrastrutturale che lo porti fuori dall’isolamento o da difficoltà oggettive di viabilità insostenibile. In riferimento a quanto il Governatore del Molise ha ricordato di una sula lettera inviata a luglio al Premier Conte

“Non possiamo rimanere indietro rispetto ad altre regioni anche del Sud. Ci serve  una strada a 4 corsie da San Vittore a Termoli. L’idea progettuale in questa direzione ha visto una considerazione tecnica positiva dell’Anas “

Sulla sanità ha ribadito, e perciò ha invitato indirettamente il presidente Del Consiglio dei ministri a prodigarsi per una soluzione in tal senso, l’insostenibilità e quindi l’azzeramento del Commissariamento ricordando quanti sforzi il Molise ha prodotto sin qui per i livelli di assistenza realizzando ottime performance a livello nazionale e quanto lavoro è stato compiuto per sostenere le vocazioni ambientali locali, la cultura, le tradizioni e il recupero del patrimonio urbanistico regionale dei piccoli borghi.

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