POLITICA – La Manovra fiscale approvata ieri notte dal Governo con una serie di norme per certi versi abbastanza restrittivi su alcuni punti dell’impianto contabile ha generato subito una protesta generalizzata che si muove soprattutto dalla periferia. L’on. molisana Annaelsa Tartaglione puntualizza:
“Le misure messe a punto dal governo, sul carcere agli evasori e su ulteriori limiti all’uso del contante, non porteranno alcun beneficio alla causa e rischiano soltanto di penalizzare innocenti e lavoratori onesti e in generale rischiano di mettere a repentaglio la liberta’ delle persone. L’allarme lo ha lanciato oggi sul Corsera il presidente nazionale dei commercialisti e FI si opporra’ con tutte le forze a interventi che ricordano piu’ le dittature del secolo scorso che un Paese democratico e liberale”.
“La favola del cambiamento – aggiunge la deputata locale – si sta trasformando in un vero e proprio incubo e tutti i nostri timori sul ritorno del ‘comunismo’ o su eventuali sue pericolose parodie si sta in qualche modo avverando. Si pensi piuttosto ad aiutare concretamente chi con sacrificio, in particolar modo i giovani, prova a costruire un futuro invece di concepire i cittadini come schiavi da vessare e punire”.
“Questa manovra – conclude la parlamentare azzurra – crea danni irreparabili perche’ aumenta le tasse, aumenta il deficit e mette a rischio la liberta’ dei contribuenti. FI raccogliera’ subito le firme per mettere un tetto alle tasse in Costituzione, e’ l’unico modo per fermare concretamente questo assalto alle tasche degli italiani”.
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