REGIONE – Rischio posti di lavoro, richiesta di entrata nella Zes della Fca di Termoli

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CAMPOBASSO – Presentata la mozione congiunta per far rientrare nella ZES del basso Molise lo stabilimento automobilistico di Termoli.

Le società Fiat Chrysler Automobiles (Fca) e Group PSA, proprietario dei marchi Peugeot e Citroen, hanno raggiunto un accordo per una fusione e quindi un programma industriale che prevede la possibile creazione di un nuovo grande gruppo industriale, in grado di piazzarsi tra il terzo e il quarto posto nella classifica globale dei costruttori di auto con ricadute ancora poco chiare sugli stabilimenti di Termoli in primis e sull’occupazione. E’ quanto si teme e quindi si chiede in una mozione in tale direzione firmata da esponenti di entrambi gli schieramenti politici presenti a palazzo D’Aimmo.

Una richiesta, quindi, formalizzata da Facciolla, Iorio, Greco, Fontana, Manzo, De Chirico, Nola, Primiani, Calenda e Aida Romagnuolo  che si spera incontri il favore dell’intero consiglio, dove si chiede che le nuove produzioni, più ambientali e tecnologiche, siano realizzate anche sulla costa molisana.

Mozione che nasce da una specifica richiesta dei sindacati di categoria, incontrati dal Gruppo consiliare del Partito Democratico e uditi nella II Commissione del Consiglio Regionale, dove fu formalizzata la richiesta di una discussione specifica in Aula, per sostenere le ragioni dello sviluppo e l’occupazione dello stabilimento di Termoli.

“Con questo atto – sottolinea Micaela Fanelli del Pd -, dunque, chiediamo al governo regionale di vigilare su tutto ciò. Di essere proattivo laddove la centralità dell’impianto termolese può essere sostenuta attraverso l’abbattimento dei costi per le nuove produzioni, favorendo in questo modo gli investimenti da parte della nuova società automobilistica. Come? Noi avanziamo la proposta di far rientrare l’area dello stabilimento Fiat all’interno della costituenda Zona Economica Speciale, nello specifico nella quota del 30% che la Regione si è riservata per attrarre nuovi investimenti.

Così facendo, FCA risparmierebbe fino a 50 milioni di euro sugli investimenti in macchinari, da operare in credito d’imposta.

Solo un piccolissimo segnale rispetto alle imponenti strategie industriali che stanno per essere decise in una visione e dinamica mondiale. Ma per il nuovo gruppo automobilistico sarebbe certamente un’indicazione importante, che certificherebbe tutto il nostro interesse nel determinare il futuro della nostra Regione. D’altra parte, Il lavoro congiunto di FCA e Peugeot sulla produzione di furgoni è già testato in Italia nella vicina Val di Sangro. Ci piacerebbe se anche in Molise, a Termoli, sapessimo generare una esperienza di lavoro comune e positiva, incentrata sulle automobili elettriche, che rappresentano il futuro della mobilità sostenibile.

Su questi temi vogliamo, dunque, sollecitare il Presidente Toma, al quale da tempo si sono rivolti anche i sindacati di categoria, finora inascoltati dal Governo regionale.
Ora è il momento di tenere alta la guardia e di fare fronte comune. Il futuro dell’automobile e della Fiat di Termoli è già qui… non restiamo spettatori passivi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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