CAMPOBASSO – Radiodiagnostica, problemi sia a Termoli che a Campobasso mentre in un momento di emergenza come questo si cerca di aprire o rinsaldare rapporti di collaborazione fra strutture sanitarie e ospedali delle regioni confinanti e con strutture private locali.
Al “San Timoteo” di Termoli out la Tac. Le indagini di questo genere sono state autorizzate per i presidi molisani dove è possibile sottoporsi a tale tipo di esame o verso nosocomi confinanti soprattutto verso l’Abruzzo. Le attrezzature del “San Timoteo” hanno bisogno di verifiche e controlli tecnici e quindi devono essere posti a interventi specifici. Per riattivarli ci vorrà un pò di tempo.
Problemi anche anche al “Cardarelli” di Campobasso. Qui l’apparecchio di risonanza magnetica e i locali della radiodiagnostica devono essere riqualificati e riadeguati per un periodo di lavori di circa 4 mesi. Nel frattempo lo stesso esame sarà effettuato in un locale mobile esterno all’ospedale realizzato appositamente per contenere l’apparecchiatura diagnostica che ritornerà all’interno del “Cardarelli” in non meno di 4 mesi.
Intanto il commissario straordinario dell’Asrem Scafarto ha perfezionato accordi con il “Gemelli Molise” per sopperire ad alcuni inconvenienti che al momento si registrano nell’ospedale cittadino riguardo all’espletamento di alcuni esami.
Sul piano operativo, come si sa, 24 sindaci della provincia di Isernia coordinati dal primo cittadino di Isernia D’Apollonio, hanno chiesto sul tema sanità soprattutto a difesa di quella pubblica e quindi del “Veneziale” dove si profila una imminente cancellazione dei reparti di Oncologia, senologia e neurofisiopatologia, un incontro con la delegazione parlamentare per porre il grave problema dello smantellamento di strutture di primissimo livello e per stimolare al massimo la responsabilità sulle richieste del territorio la delegazione parlamentare perchè eserciti le dovute e massime pressioni sul governo nazionale.
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