EX ITTIERRE – Più fondi per gli ex Ittierre, la soddisfazione di Filomena Calenda: “Una vittoria di tutti, ora un futuro occupazionale per questi lavoratori”.
“Un ottimo segnale lo stanziamento di ulteriori 800mila euro per il pagamento della mobilità in deroga agli ex dipendenti Ittierre. Un obiettivo raggiunto grazie alla tenacia dell’intero Consiglio e dell’intera strutturale regionale”.
Queste le dichiarazioni di Filomena Calenda che da tempi non sospetti ha sposato la causa degli ex lavoratori del comparto tessile. A dicembre 2018 fu votato all’unanimità un ordine del giorno da lei presentato in cui si chiedeva alla giunta regionale un impegno concreto per lo sblocco dei fondi. Richiesta pochi giorni dopo inoltrata anche al Ministero del Lavoro e ad altri rappresentanti del governo nazionale. Lo scorso marzo, inoltre, la convocazione di una seduta monotematica per discutere in maniera più approfondita dell’argomento che riguarda centinaia di famiglie molisane.
“Da allora molto è stato fatto – ha spiegato Calenda -. Una battaglia portata avanti mettendo da parte le logiche politiche, nella convinzione che sarebbe stato necessario uno sforzo condiviso per ottenere i fondi. Nel giro di pochi mesi sono stati stanziati dapprima un milione e mezzo di euro e ora l’individuazione di una rimanenza di 800mila euro derivanti da una ripartizione di 7 milioni assegnati alla Regione per interventi nell’area di crisi complessa”.
“Un’altra boccata di ossigeno per gli ex dipendenti Ittierre – ha continuato Calenda. Ma la sfida più ardua deve ancora essere portata a termine. L’erogazione degli ammortizzatori sociali, infatti, non bastano per garantire un futuro occupazionale a questi lavoratori. Serve uno sforzo maggiore per sostenere queste famiglie. A partire da politiche attive che siano in grado di ricollocare gli ex Ittierre, le cui competenze sono una risorsa indispensabile per l’intero territorio molisano, in particolare per il comparto tessile. Penso a interventi che favoriscano sgravi fiscali e ulteriori risorse per le aziende che assumono questo lavoratori – ha concluso Calenda -, ma anche a misure che incentivino l’auto impresa”.
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