CAMPOBASSO – Il Comune vicino alle politiche formative di adulti senza titolo di studio capaci di migliorare l’inserimento nel mondo del lavoro.
Cosa farà o cosa sta programmando, quindi l’Amministrazione comunale di Campobasso in questa direzione? Ha risposto l’assessore alle Politiche Sociali e all’Istruzione del Comune di Campobasso, Luca Praitano su richiesta dei consiglieri di minoranza del PD, Chierchia e Trivisonno.
“Nel corso dei primi mesi di consigliatura, – ha dichiarato Praitano – facendo seguito ad un incontro organizzato con rappresentanti della Regione Molise, del Centro per l’Impiego, dell’Agenzia Molise Lavoro e della Camera di Commercio, ci si è concentrati sulla necessità di ampliare quanto più possibile il numero dei frequentatori delle scuole per adulti, con l’obiettivo di aumentare il livello di istruzione di quei cittadini che, non possedendo un titolo di studio, hanno molte meno possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro.
In questa prima fase – ha puntualizzato Praitano – ci si è confrontati, quindi, opportunamente con il CPIA e con l’ISS di Campobasso al fine di amplificare la comunicazione su tali percorsi formativi, ritenendo di doversi rivolgere fin da subito agli istituti che si occupano della formazione delle persone adulte, prescindendo dalla tipologia dei corsi.
Tuttavia, nell’ottica di realizzare, durante il mandato, un “polo dell’artigianato caratteristico che si qualifichi anche come “BottegaScuola” per favorire il rinnovo generazionale delle piccole realtà artigianali che consenta il recupero degli antichi mestieri tradizionali (l’arte del ferro battuto, dell’acciaio traforato, delle ceramiche, del ricamo e del cucito), si avvieranno confronti con la Regione Molise e con l’USR per la creazione di percorsi professionalizzanti.
Allo scopo, sarà necessario coinvolgere non solo le associazioni di categoria ma anche gli stessi artigiani che potrebbero svolgere un ruolo di supporto per la formazione e la promozione delle tecniche di lavorazione.
Non è da escludere nemmeno il ricorso a forme di agevolazioni o di incentivi che vadano a premiare le iniziative cittadine volte al recupero delle arti tradizionali.
Si tenterà, pertanto, già dal prossimo anno di promuovere tali attività di formazione con i soggetti indicati, condividendo strategie che riescano a fornire una prospettiva duratura ai giovani che vorranno cimentarsi in questi mestieri.”
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