MOLISE – «Il 25 novembre si celebra una sconfitta, quella di una società che, nonostante i progressi in tutti i campi del sapere, fatti nell’ultimo secolo, deve ancora fare i conti con una vera e propria piaga, figlia di un retaggio culturale che, così come una pianta infestante, sembra impossibile a debellare». È il messaggio di Filomena Calenda in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.
Il presidente della IV Commissione, sempre sensibile alla tematica, ha voluto lanciare un messaggio al fine di promuovere una maggiore sinergia tra istituzioni e al mondo delle associazioni.
«Nonostante i passi in avanti fatti da un punto di vista normativo, grazie al cosiddetto Codice Rosso, maltrattamenti, abusi sessuali e femminicidi in Italia sono all’ordine del giorno. Fenomeni a cui non è esente il Molise, dove stereotipi e pregiudizi devono essere combattuti con maggior vigore – ha continuato Calenda –. A tal proposito, apprezzo lo sforzo delle istituzioni locali e le numerose iniziative di sensibilizzazione che sono state organizzate per l’occasione, soprattutto quelle che hanno coinvolto le scuole di ogni ordine e grado.
Prevenzione e supporto alle vittime di violenza, è necessario focalizzarsi su questi due aspetti per realizzare politiche pubbliche capaci di avere un impatto efficace sul fenomeno. Un obiettivo raggiungibile solo attraverso la collaborazione tra istituzioni e associazioni, alle quali va il mio plauso per l’indispensabile lavoro quotidiano che svolgono per supportare le donne che subiscono questa sorte. Un aiuto non solo psicologico ma anche legato al reinserimento sociale e lavorativo delle vittime di violenza. Sono convinta che questi sodalizi necessitano di un maggior sostegno economico. Mi impegnerò affinché questo sia possibile».
In un’ottica preventiva Calenda ha spiegato che aspetto culturale e giuridico rappresentano due facce della stessa medaglia, motivo per cui a iniziative di sensibilizzazione devono seguire norme e azioni concrete.
«In tal senso, credo che l’attuale governo regionale, su iniziativa del Consiglio, si è reso protagonista di una serie di provvedimenti di fondamentale importanza, tra questi le modifiche alla legge regionale 13/2015 riguardante le “Misure in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere”, che hanno avuto il merito di adeguare il testo normativo regionale alle novità sancite in materia dalla legislazione nazionale ed europea, garantendo la tutela anche alle vittime dei reati di stalking, ricatti a sfondo sessuale e di sfregi permanenti al viso».
«Tanto è stato fatto, ma purtroppo ancora non basta. I dati testimoniano la drammaticità del fenomeno e le sempre nuove vulnerabilità a cui si deve far fronte. Finché una sola donna sarà uccisa o subirà dei maltrattamenti – ha concluso Calenda – non si dovrà abbassare la guardia».
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