ISERNIA – Sul “Lotto Zero” si riaccende la discussione. Il comitato anti opera rappresentato da Celeste Caranci fa sapere che “le dichiarazioni del Sottosegretario ai Trasporti, Mario Turco, rappresentano un grave e inaspettato passo indietro rispetto alle prese di posizione di diversi parlamentari, nazionali e regionali, che facevano ben sperare per la definitiva bocciatura di un’opera sproporzionata, inutile e pericolosa”.
In effetti, “la decisione di spendere una montagna di denaro pubblico per realizzare un grave sfregio ambientale fa a pugni con le decisioni prese in questi giorni di effettuare tagli gravissimi alla Sanità Pubblica della nostra Regione, in nome della lotta agli sprechi e per l’efficienza del sistema. Mentre si chiudono ospedali, franano strade che isolano decine di paesi, mentre le nostre ferrovie cadono a pezzi e le scuole continuano a essere insicure, si finanzia una strada di 5 Km con un investimento che da solo basterebbe a risolvere gran parte dei problemi citati, realizzando 10, 100 opere più necessarie e compatibili. Se passerà questa decisione sarà l’ennesima vittoria del partito del cemento e dell’asfalto”.
Dunque, secondo Caranci, “invece di mettere in campo decisioni e investimenti per favorire la mobilità sostenibile e migliorare la rete dei trasporti pubblici così gravemente compromessa, si continuano a programmare opere che contribuiscono ad alterare gli equilibri ecologici e non risolvono nessun problema inerente la mobilità di uomini e merci, come abbiamo più volte dimostrato in anni di battaglie, smontando tutte le bugie che si raccontano sul Lotto Zero. Non a caso, durante i 5 anni di iniziative del nostro Comitato, non un solo esponente politico favorevole all’opera si è voluto confrontare in un pubblico dibattito in TV o in qualsiasi altro luogo”.
Il portavoce del Comitato ribadisce che “noi non ci arrendiamo! Chiederemo conto a tutti i soggetti che nel passato hanno espresso la loro contrarietà al progetto, soprattutto ai Parlamentari che fanno parte della maggioranza governativa e che avevano garantito che l’opera non si sarebbe realizzata”.
Un’opera che, secondo gli ‘oppositori’ sarebbe assurda e vergognosa. Nei prossimi giorni ci saranno pertanto altre iniziative di protesta.
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