CAMPOBASSO – Lotta antipopulista con il canto di “Bella ciao” fino all’ “Inno di Mameli“.
Così si è presentato il Movimento delle “Sardine” ieri sera a Campobasso sfilando per il corso della città avendo tra le mani la classica sagoma della sardina.
Qualche centinaio di persone, se ne aspettavano certamente di più, di tutte le età che come altrove, diffondono la partecipazione civile, personale, pronti a combattere la comunicazione senza contenuti, per slogan, lontani dalla violenza e dagli insulti. Una campagna, la loro, sociale e civile per una politica con la P maiuscola che ha cominciato la sua discesa in campo a Bologna per caso quando il “capitano” della Lega Salvini arrivò qualche settimana fa a presentare la candidata Borgonzoni e da li la nascita di un Movimento che ora si diffonde in tutta Italia e che naturalmente tenta anche di arrestare l’ascesa salviniana avviata già con le elezioni regionali in Umbria.
A Campobasso come a Bologna a Modena e a tante città dove i cortei si annunciano tutte le settimane cori e interventi poi si sono seguiti alla manifestazione. Hanno preso la parola alcuni partecipanti al corteo stigmatizzando soprattutto la politica dell’odio.
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