
AGNONE – La ‘Ndocciata è “uno spettacolo unico che è uno dei simboli del nostro Molise”: l’assessore regionale a Turismo e Cultura Vincenzo Cotugno la definisce così. L’edizione di quest’anno, inoltre, è stata caratterizzata dal gemellaggio tra le campane di Agnone e la Zampogna di Scapoli.
Agnone ha dedicato al Prefetto Vaticano Enrico Marinelli, nato nella cittadina altomolisana, la ‘Ndocciata di ieri sera che ha coinvolto oltre 600 figuranti e circa 20mila spettatori.
1.200 le ‘ndocce che hanno sfilato sul corso della cittadina altomolisana: a fine sfilata il Falò della Fratellanza.
Ricordiamo che “le radici della tradizione risalgono all’epoca romana, al tempo della tribù del Sannio; i Sanniti usavano ‘ndocce come fonte di luce durante gli spostamenti tribali che si verificavano durante la notte. La tradizione da allora, dopo il XVIII secolo, è stata tramandata dai contadini che cercavano di illuminare il percorso dei vari quartieri per raggiungere le numerose chiese nella notte di Natale”.
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