SINDACALE – L’Unione sindacale di base dei lavoratori forestali del Molise (USB) alza la voce: “Abbiamo ritenuto urgente ed indifferibile un incontro con il Presidente Toma per cercare di capire gli sviluppi e le eventuali ripercussioni sul futuro dei lavoratori forestali del Molise“.
Tanto, “premesso che in data 29 novembre 2019, il segretario Generale della Conferenza delle Regioni, Dott.ssa Alessia Grillo, interpellava i Presidenti delle Regioni e delle provincie autonome, con nota prot.n.6931/C1PERS/C3UE/C10AGR, circa la violazione della direttiva 1999/70/CE sul lavoro a tempo determinato con particolare riferimento al alcune categorie di lavoratori esclusi dal campo di applicazione dell’art.29 del d.lgs.81 del 2015, e nello specifico all’impiego di operai agricoli forestali iscritti in apposite graduatorie, assunti con contratti a tempo determinato;
Considerato che nello scorso mese di luglio, la Commissione Europea, ha aperto a carico dell’Italia una procedura d’infrazione nella quale viene contestato l’uso reiterato di contratti a tempo determinato, e considerato altresì, che la stessa Commissione, chiede di acquisire entro il 10 dicembre 2019 dalle Regioni precise informazioni relativamente:
● La modalità di assunzione dei lavoratori forestali e relativa esigenza di impiego degli stessi;
● Il rispetto della legislazione vigente in materia che prevede misure volte a prevenire gli abusi di contratti a tempo determinato (T.U. pubblico impiego di cui al d.lgs.165/2001);
● Eventuali misure adottate per la stabilizzazione del personale (ai sensi dell’art.20 del d.lgs. n. 75/2017);
● Eventuali forme di risarcimento del danno previste come sanzione nei casi di abuso dei contratti a termine”.
Dunque, “per l’annualità 2020 che si prospetta non rosea, come da tempo affermiamo, in virtù di una conoscenza diretta dei fatti reali, frutto di una presenza costante e giornaliera presso ARSARP e Assessorato all’Agricoltura, che certificano che le risorse sono esili, e comunque non sufficienti a garantire la copertura finanziaria per l’intera annualità, ma garantiscono nella migliore delle ipotesi la certezza lavorativa fino al mese di giugno 2020. Inutile ribadire che i fondi contenuti nel PSR 2014-2020 per la forestazione potevano tranquillamente soddisfare le esigenze, e addirittura garantire un numero maggiore di giornate lavorative. Con rammarico, prendiamo atto che alla data odierna, ci sono ancora sottomisure inevase del PSR, che hanno una grande dotazione finanziaria, bastava semplicemente adoperarsi per attivarle. Evidentemente, ci auguriamo, i nostri dirigenti hanno la certezza di poter ovviare diversamente! Lo speriamo! Queste sono le risposte che esigiamo, che i lavoratori pretendono di avere, in primo luogo dal Presidente Toma, dall’Assessore Cavaliere e dai vertici Arsarp”.
“In attesa del 2020 che si preannuncia, speriamo di sbagliarci, più tribolato che mai per i forestali del Molise – fanno sapere dal sindacato -, USB Forestali del Molise augura un sereno Natale a tutti i lavoratori Molisani nella speranza che il nuovo anno porti un po’ di serenità e qualche certezza in più”.
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