BILANCIO FINE ANNO – Il presidente Toma “2019 ricco di risultati”. Annuncio: Giunta da rivedere

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CAMPOBASSO – Bilancio di fine anno, il Governatore, assistito dalla sua Giunta e dal sottosegretario,  apre il forziere e presenta la “posta” raggiunta nel 2019.

Un anno pieno di controversie soprattutto con il Governo centrale per via della sanità e lo smantellamento di quest’ultima ma anche di interventi e accantonamento di risorse in cassa che dal prossimo anno dovrebbero rimettere la regione in carreggiata soprattutto in alcuni settori chiave quali per l’appunto la sanità i trasporti e le infrastrutture. Ma in questo momento ciò che preoccupa di più è anche il quadro politico dove alcune turbolenze mettono in pericolo il cammino della maggioranza soprattutto per quanto è successo nell’ultimo Consiglio a palazzo D’Aimmo sul Piano dei trasporti. Ebbene qui il presidente Toma ha detto e non ha detto. Ha detto che a gennaio dopo un periodo di meditazione che vorrà avere in un “monastero” ci sarà una revisione della Giunta una ridistribuzione delle deleghe o riposizionamento di uomini, ha parlato confondendo un po’ le idee, anche di possibile entrata nell’esecutivo di una donna o come potrebbero esserci tutte donne o come non potrebbero esserci motivi di cambiare se ci saranno chiarimenti sulla prosecuzione nell’osservanza delle linee programmatiche che ha tenuto legata la squadra che ha vinto le elezioni.

Naturalmente si aspettano gli esiti e gli sviluppi che matureranno nel Governo nazionale sulla scorta delle prossime elezioni regionali di Emilia Romagna e Calabria e a seguire le elezioni altrove, mentre per la maggioranza ha sottolineato che non condivide affatto i comportamenti in aula laddove vengono posti  di traverso al governo regionale senza confronti preliminari che possano evitare tanto. “ci sono le riunioni di maggioranza – ha detto –  i luoghi dove scontrarsi condividere e arrivare a delle conclusioni senza andare a rotture in aula. A volte il dissenso appare sui giornali e poi arrivano in Consiglio. Bisogna fare autocritica senza fare spot, ritengo che quanto accaduto nell’ultima seduta del Consiglio sia un incidente di percorso e che tutto venga ricomposto”

Sul Piano dei trasporti, votato quello emendato dalla consigliera Calenda con votazione a cascata dell’opposizione, ha annunciato che ricorrerà ad ogni mezzo giuridico e amministrativo per correggere il deliberato approvato che ritiene essere non dei migliori, rivelando che il suo desiderio è anche quello di appurare quanto è successo per arrivare a tale risultato.

L’excursus di un anno ha toccato tutti i settori della vita amministrativa della Regione. Toma ha aperto la conferenza stampa soffermandosi sul diritto di cronaca e di critica e sul rapporto tra stampa e istituzioni nel ruolo di un’informazione saggia e costruttiva. “Il Bilancio del 2019 – ha esordito – è ricco di risultati di base non di arrivo Abbiamo raggiunto un benessere equo e sostenibile, il Molise è in netto miglioramento e vorrei che tanto venisse percepito attraverso la stampa, voi dell’informazione. I problemi sono tantissimi c’è da lavorare e per questo i nostri assessori sono spesso nelle sedi fuori regioni a Roma e in Europa laddove l’interlocuzione con il Governo nazionale e l’Europa ci aiuta a portare risorse in Molise a promuovere il nostro sistema regionale in tutte le sue versioni e ad adottare nei posti di comando decisioni per lo sviluppo del nostro territorio.”

SANITA’ – Toma rilancia l’argomento e ribadisce gli ultimi successi ottenuti in sede nazionale, alla Conferenza Stato Regioni, dove si è riusciti ad avere proroghe al decreto Balduzzi e quindi  nel prossimo Piano per la salute, già approvato, quelle correzioni che il Molise chiede da mesi e che dovrebbero arrivare soprattutto se il Governo centrale sulla scorta della nuova sentenza della Consulta si decide a ridare alla Regione la funzione di Commissario ad acta al posto di Giustini e Grosso. Quindi riapertura dei reparti chiusi arrivo di nuovi medici anche specializzandi, allungamento volontari della permanenza in servizio fino a 70 anni.

ARTIGIANATO e COMMERCIO – Due testi di legge che il Governatore ritiene che possano rivitalizzare i due settori e creare nuove e forti economie, sono fermi, e di tanto si è lamentato, in Seconda Commissione con il rischio di scadenza dei termini e di riformulazione della normativa. Sui pagamenti, croce degli operatori economici e fornitori della Regione, si è passati tenendo presente la spesa in conto capitale per investimenti, dai 133 milioni di euro del 2018 ai 253 milioni di euro di quest’anno con un abbassamento dei tempi, da due anni a sette mesi per le erogazioni.

INFRASTRUTTURE – Quindici milioni di euro per l’edilizia scolastica, 13 a Campobasso e 2 alla provincia di Isernia, 25 milioni per la Castellelce con aggiornamento di progetto all’elaborato già esecutivo, 40 milioni di euro per la Fresilia, 14 milioni di euro per i trasporti infrastrutturali e 10 milioni di euro alla piccola viabilità nei Comuni. Il presidente della Giunta regionale ha quindi annunciato il prossimo via ai lavori per l’elettrificazione Campobasso Venafro, costo 80 milioni di euro, da completare entro un paio di anni e la richiesta per un Piano strade regionale di circa 354 milioni di euro individuando per alcune opere prioritarie per una spesa di circa 80 milioni di euro la Cassa depositi e prestiti.

Completato poi il dragaggio del porto di Termoli che consentirà i viaggi e gli attracchi aziendali e rilevata la richiesta di Aia di un vettore per l’altra sponda dell’Adriatico da Termoli per il trasporto di polli dalla Piana di Larino al Paese delle aquile. Intanto una delibera di ieri è quella poi di 20 milioni di euro per le reti fognarie di alcuni Comuni mentre 100 milioni di euro andranno a Civitacampomarano e Petacciato per ulteriori interventi di bonifica delle due famose frane che da tempo creano seri problemi alla popolazione e al traffico stradale e ferroviario, questo è il caso di Petacciato.

POST SISMA – Toma ha ringraziato il lavoro dell’Agenzia di Protezione civile l’adeguata tempestività dei mandati di pagamento ricordando che la liquidazione alle imprese si è ridotta di oltre un terzo rispetto al passato.  Ma anche qui c’è qualche problema. La mancanza di un Commissario non permette ai paesi del sisma di agosto del 2018 di avere soldi, 10 milioni a disposizione, perché manca un amministratore unico che il Governo pentastellato vorrebbe di sua nomina.

POLITICHE VARIE – Quella per la casa: 30 mila a piccoli Comuni per riqualificare i vecchi borghi, interventi per l’eliminazione della barriere architettoniche, per l’equo compenso a professionisti, start up innovative, per la Zes adriatica, per le aziende dell’area di crisi complessa. Per quest’ultima previsti 2,5 milioni a testa ad artigianato e commercio 5 milioni al settore lattiero caseario e 5 milioni di euro alla moda. Per un totale di 273 domande quasi tutte concentrate su artigianato e commercio settori sui quali la Regione programma ulteriori risorse.

Turismo e cultura. Per le prossime manifestazioni del 2020 disponibili a Bando 2,2 milioni di euro e 20 milioni per quello della ricettività. Il Governatore ha esposto velocemente le ricadute che ha avuto il viaggio negli Stati Uniti al Niaf dove hanno partecipato 18 aziende ricevendo ottimi riscontri, il programma e il finanziamenti di circa 940 mila euro per la  Fondazione Molise cultura, il Bando del Piano annuale dello sport passando, quindi, all’agricoltura ed ambiente.

Un settore virtuoso, l’agricoltura, da quanto ha esposto Toma, per la velocità di spesa dei fondi del Psr . E per il Parco del Matese oggi la Giunta deciderà sulla perimetrazione dell’area vincolata matesina e di zone di salvaguardia. Da qui l’invio all’Ispra per la valutazioni finali tecniche. Due temi poi sono all’ordine del giorno per i problemi che creano ad ambiente territorio e popolazioni. Quello cinghiali è diventato molto serio soprattutto alla luce della distruzione dei campi degli agricoltori oltre che per la sicurezza pubblica. Il Govenratore ha ribadito che la Regione si appresterà a preparare una legge che consentirà ai proprietari terrieri di abbattere quei quadrupedi che verranno trovati nei propri fondi. Toma ha ricordato anche dei risarcimenti, una parte, circa 900 mila euro assegnati solo qualche giorno fa per danni all’agricoltura. Sull’ambiente è tornata la questione Venafro. I rilevamenti e quant’altro su ambiente e inquinamento verranno studiati e confrontati mentre lo studio epidemiologico già finanziato aiuterà a far ripartire anche altri progetti di natura ambientali e sanitari.

Sociale e lavoro. Ci sono 2,1 milioni di euro arretrati per le famiglie alle prese con la non autosufficienza, 970 mila euro per la disabilità e 450 mila euro per l’inclusione sociale. Per il lavoro di pubblica utilità disponibili 3,5 milioni di euro e 1,5 milioni di euro per la Scuola Sezione primavera.  Reddito di cittadinanza attiva, è stato dotato di un fondo di 900 mila euro che basta per 40 richieste mentre le domande pervenute sono 400.

Quindi il presidente della Giunta ha ricordato le risorse previste per la cassa integrazione per un anno,  la mobilità in deroga per cinque mesi, i fondi per l’autoimpiego per i lavoratori disoccupati con finanziamento da 30 a 90 mila euro e un piano allo studio di reinserimento al lavoro nel settore avicolo  condotto insieme ad Amadori.

Università, le Borse di studio per universitari meritevoli e appartenenti a nuclei familiari con redditi bassi saranno dotate di 2, 2 milioni di euro.

Una novità in ambito ambientale e turistico riguarda il finanziamento per la valorizzazione del lago di Guardialfiera per 6,5 milioni di euro. Interessa il  ripristino di due stradine circumlacuali che già esistono intorno all’invaso e che costituiranno elemento per nuove attività turistiche agricole e sportive.

Dulcis in fundo la legge per l’editoria. Una normativa che da quanto ha riferito Toma sarà ancora migliorata e concretamente rimpinguata nel suo finanziamento. Il presidente ha ripetuto che le assegnazioni per il 2019 sono al termine.

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