CAMPOBASSO – Progetti di pubblica utilità dovranno coinvolgere 518 inoccupati e disoccupati iscritti al Centro per l’impiego per una spesa di circa inizialmente di 3,5 milioni di euro.
Qualche anno fa si chiamavano Lsu, lavori socialmente utili, partiti nel 2015 per le aree di crisi complessa per quanti sono rimasti senza lavoro, concepiti come aggiuntivi al sostegno al reddito ora unico sostegno al reddito, una sorta di borsa lavoro, produrranno per massimo un anno di impegno occupazionale nei settori delle belle arti, Musei, biblioteche, verde pubblico e ambiente e comparto amministrativo un reddito massimo di 6,500 euro annuo per un impiego di 20 ore settimanali.
Già 91 le proposte presentate e selezionate dai Comuni che si convezioneranno von l’Inps per l’erogazione dei fondi più due di Enti regionali occuperanno soprattutto quei lavoratori senza lavoro quali Ittierre Zuccherificio e altre aziende dismesse negli ultimi anni nell’aree riconosciuta di crisi complessa che va da Venafro a Termoli.
Stamane la presentazione dell’iniziativa nella sede della Giunta fatta dal presidente Toma e dall’assessore al lavoro Mazzuto.
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