CAMPOBASSO – Consiglieri supplenti a surroga di quelli che entrano in Giunta appartenenti alla stessa lista.
La Prima Commissione permanente del Consiglio regionale ha detto no alla proposta del consigliere Greco che avrebbe voluto eliminare questa formula che consente di rimettere in aula i primi dei non eletti della stessa lista dell’assessore con l’eventuale ritorno alla carica di consigliere degli stessi assessori in caso il Governatore decida in futuro di non avvalersi di quest’ultimi e quindi di rimandare a casa quanti avevano avuto la fortuna di essere riammessi nell’assise consiliare in prima battuta rimasti fuori.
Una formula avallata da una legge regionale, la n.20 del 5 dicembre del 2017 approvata dalla precedente Giunta Frattura, autorizzata da un meccanismo che secondo il centrodestra consente per chi guida la Regione di avere un maggiore spazio di governabilità e quindi agibilità politica con numeri più larghi per il voto in aula e perciò elemento che giustificherebbe a vantaggio di una più sicura democrazia il costo della stessa operazione, mentre per i Cinque stelle la formula della “supplenza” costa al popolo molisano oltre 4 milioni di euro nei 5 anni di legislatura in giustificata sotto ogni aspetto.
La proposta ora verrà iscritta in aula ma ovviamente la votazione della Commissione è emblematica dell’orientamento politico trasparentizzatosi in Commissione, per cui un probabile rigetto potrebbe essere certo visto che il centrodestra ha rigettato il testo mentre nell’opposizione si sono registrati l’astensione di Micaela Fanelli (Pd) e il voto contrario di Andrea Greco. In maggioranza si parla di aggiustamenti evidentemente sui costi ma la formula dovrebbe rimanere immutabile.
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