CAMPOBASSO – Sanzioni per il mancato controllo delle caldaie. Approvato all’unanimità l’ordine del giorno della consigliera regionale Aida Romaguolo.
Parliamo di un ordine del giorno relativo alle sanzioni per oltre mille euro – 78 euro per l’ispezione, 1000 di sanzione amministrativa, 15 di procedimento – per ogni caldaia non in regola. Un obbligo di legge, ma spese insostenibili per tantissime famiglie molisane che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Una tassa che colpisce soprattutto la povera gente, i tantissimi disoccupati e soprattutto gli anziani.
Quindi, in merito, la consigliera regionale Aida Romaguolo di Prima il Molise, dichiara che: “Necessito come primo atto, ringraziare tutti i colleghi del Consiglio regionale del Molise, sia quelli della maggioranza che della minoranza che, unitamente al Presidente Toma e al Sottosegretario Pallante, hanno dimostrato buonsenso e quella dovuta sensibilità sul mio ordine del giorno relativo alle sanzioni per il mancato controllo e manutenzione delle caldaie, un vero e proprio macigno che si è abbattuto sulle teste di gran parte dei cittadini molisani che si sono visti recapitare a casa una sanzione complessiva di 1.098 euro, un vero salasso.
Con l’atto di indirizzo approvato, – ha ancora detto Romagnuolo – il Consiglio regionale del Molise nel ricordare gli obblighi previsti dagli articoli 7 e 15 del DL n. 192 del 19/8/2005, cioè una legge nazionale e non ad una legge regionale e, in considerazione delle migliaia di famiglie molisane che in questo periodo stanno ricevendo delle notifiche di accertamento per irregolarità inerenti il mancato controllo e manutenzione degli impianti con generatore di calore a fiamma (caldaie), con il mio ordine del giorno si impegna il Presidente Toma, l’Assessore competente e la Giunta regionale ad approntare un percorso legislativo e/regolamentare per la graduazione delle sanzioni, la rateizzazione delle stesse e, a considerare la possibilità di regolarizzare le certificazioni di conformità degli impianti termici fino al 30 aprile dell’anno successivo alla data di scadenza.
Si impegnano inoltre gli stessi soggetti istituzionali, – ha concluso Romagnuolo – ad investire il Governo, affinché si possa arrivare ad una modifica della norma sanzionatoria nazionale oltre ovviamente a chiedere, di effettuare una opportuna campagna informativa utile a tutti i cittadini”.
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