POZZILLI – E’ iniziato questa mattina lo sciopero con presidio a oltranza davanti lo stabilimento Unilever di Pozzilli, proclamato da RSU e sindacati di categoria.
I lavoratori stanno presidiando i cancelli dello stabilimento di Pozzilli, in quanto la multinazionale, a quanto pare, starebbe valutando la chiusura del sito produttivo in favore di altri presenti in Italia.
Tanti gli indizi, infatti, lasciano intendere che Unilever abbia deciso di spostare altrove (Casalpusterlengo) la produzione. Ad esempio, Pozzilli non è rientrata nell’accordo Industria 4.0 a differenza degli altri siti della società multinazionale.
I lavoratori, terrorizzati per l’incertezza del futuro, hanno chiesto un feedback alla multinazionale senza ottenere risposta, quindi, l’unica arma rimasta, è il blocco della produzione. Ma l’impressione è che adesso, dopo una girandola di proclami e dichiarazioni, tra i lavoratori fermi dinanzi ai cancelli dello stabilimento, prevalgano scetticismo e rassegnazione, come se ormai il destino di quello che un tempo era un punto di riferimento per l’intero Nucleo Industriale di Pozzilli fosse inevitabilmente segnato.
«Cosa ne sarà di noi?», chiedono e si chiedono gli operai esasperati. «Non si può giocare sulla nostra pelle», dicono i lavoratori di Pozzilli, ancora in attesa di capire se sia rimasto uno spiraglio per sperare. In ogni caso la mobilitazione è totale e la vertenza riguarda la difesa del lavoro e del sito produttivo, se non addirittura la chiusura della fabbrica.
Una bomba sociale pronta a esplodere?
La chiusura della Unilever sarebbe un colpo mortale per l’intero territorio che rischia di subire una brutta mazzata. Una situazione drammatica che il nostro Molise non puo’ permettersi, visti anche gli attuali problemi occupazionali che interessano la nostra regione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
