CAMPOBASSO – Aree interne: arrivano i soldi.
Lo annuncia l’on. Federico del M5S che comunica l’approvazione, oggi, alla Camera dei deputati, lui primo firmatario, di fondi a tutela delle aree interne.
Zone montane, aree rurali, piccoli centri che si estendono sul 60% del territorio nazionale che accolgono il 22% della popolazione e interessano il 52% dei Comuni italiani trovando nel Molise un esempio delle difficoltà ma anche delle potenzialità che queste aree offrono al Paese.
“Innanzitutto bisogna ricordare – osserva l’on. Federico – che in Bilancio, per rafforzare la Strategia nazionale per le aree interne, sono stati stanziati 60 milioni di euro per il 2021 e 70 milioni di euro per il 2022 e il 2023 a cui si sommano 30 milioni l’anno, dal 2020 al 2022, per interventi di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali.
La Strategia delle Aree interne, attivata negli anni scorsi, coinvolge 1.061 Comuni e circa 2 milioni di abitanti con 72 ‘aree progetto’, tra cui Matese e Fortore, che riguardano welfare, sociale, economia. Con la mozione approvata oggi rendiamo questi interventi strutturali, ma non solo.
La mozione impegna il governo ad avviare un Piano nazionale per i piccoli comuni, le aree rurali e montane che interviene su scuole, trasporto pubblico, dissesto idrogeologico, lotta ai cambiamenti climatici, riuso dei beni immobili e contrasto al consumo di suolo, stanziando 2 miliardi di euro ogni anno per i prossimi 5 anni.
Prevede di differenziare il sistema fiscale di queste aree per favorire investimenti pubblici e privati, la nascita di nuove imprese, il contrasto alla desertificazione commerciale e l’abbandono di servizi pubblici, ma prevede anche benefici fiscali per le micro-attività, dai rifugi ai centri di educazione ambientale e agevolazioni per l’acquisto e la trasformazione degli immobili.
Previsti, inoltre, adeguamenti normativi per garantire ai residenti i servizi primari e la revisione dei criteri per il mantenimento dei presidi ospedalieri e scolastici senza prescindere dai criteri di qualità, sicurezza e sostenibilità.
Infine la mozione punta a ‘mettere in rete’ i piccoli centri attraverso strumenti normativi e amministrativi grazie ai quali le comunità possano esprimere le proprie potenzialità ed erogare servizi migliori ai cittadini.
Tutto questo per garantire a ciascuna area del Paese il rispetto dei principi di uguaglianza, universalità ed equità sanciti dalla nostra Costituzione”.
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