UNILEVER – Scontro tra Mazzuto e Di Lucente. Aida Romagnuolo chiede ancora le dimissioni dell’assessore al lavoro

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CAMPOBASSO – Dall’incontro in Giunta regionale delle parti interessate all’aula del Consiglio regionale.

Giusto il tempo di qualche ora di sonno per alcuni consiglieri regionali assessori e per il presidente Toma, poi un caffè per tenere su il tono cardiaco e per produrre un po’ di adrenalina e a palazzo D’Aimmo verso le ore 10,00 di stamane dove è stato affrontato il dibattito politico sulla questione Unilever, il vero tormento di questi giorni uno dei pochi baluardi industriali e produttivi rimasti sul territorio a dare un pò di lavoro a oltre 5oo persone tra lavoratori diretti e indotto e che ora rischia seriamente di chiudere i battenti.

Confronto politico serrato quello registrato nell’assise consiliare dove la bile generata è stata tanta soprattutto per una mozione e un’interpellanza dedicate a Unilever, portate all’ordine del giorno della discussione del Consiglio regionale. E qui di mira preso nuovamente l’assessore al lavoro Mazzuto. Ma andiamo  con ordine.

Prima di addentraci nel dibattito del Consiglio evidenziamo che ormai appare chiaro, come hanno sottolineato anche i sindacalisti di settore, che la Multinazionale ha intenzione di chiudere o di vendere. Sembrano, infatti, generiche e fumose le proposte in trattativa dove si pongono condizioni di attrattività del territorio per attirare investimenti e dove si sottolinea che le cifre investite sono esigue quelle per il progetto 4.0. Di fronte a tanto i sindacati che hanno capito perfettamente che gli obiettivi sono altri e probabilmente non quelli di rimanere sul territorio, comunicano che la mobilitazione e quindi i presidi e gli scioperi continueranno.

In Consiglio regionale Unilever in primo piano all’inizio della mattinata come dicevamo sopra. Pronti sui banchi dei consiglieri una Mozione del duo Di Lucente-Micone i due Popolari per l’Italia e un interpellanza del M5S. E qui la miccia è subito innescata dal consigliere Di Lucente a difesa dello stabilimento di Pozzilli, con palla di fuoco lanciata tra le mani  dell’assessore Mazzuto.

“Fino ad oggi ci si è occupati di aziende e fabbriche chiuse come Gam, Zuccherificio e Ittierre – ha detto Di Lucente –  oggi invece di un’azienda ancora viva che insiste come tale sul nostro territorio L’assessore al lavoro tale questione la deve affrontare di petto e trovare soluzioni, perché queste sono aziende che ancora danno pane ai cittadini  della nostra regione sono l’unica speranza per sopravvivere in provincia di Isernia, se chiude Unilever si trascina una serie di aziende, l’assessore Mazzuto deve avere dei tavoli di trattativa tutti i giorni il problema numero uno è questo”.

Pronta la risposta di Mazzuto. L’assessore al lavoro  ha puntualizzato che “non sono abituato a lavorare con il megafono. Abbiamo tessuto con il presidente un livello massimo di concertazione. Queste situazioni vanno gestite al meglio e con molta cautela. Il risultato ottenuto stanotte in Giunta regionale con il partenariato e l’azienda non è di poco conto e devo anche dire che la mia presenza al Nucleo industriale di Pozzilli non ha voluto essere la solita passerella del politico ma un segnale di vicinanza della Regione ai lavoratori”.

Nulla sotto la luce dei lampioni del Consiglio. Mozione e interpellanza votate che al di là della partecipazione emotiva del momento della Regione al caso, non hanno altro effetto immediato. La capacità e l’autorità della Regione dovrebbero essere quelle di poter interagire con il Governo nazionale per trovare le giuste e mediate opportunità per beneficiare l’azienda e intanto conservare un pezzo di produttività in quel lembo del Molise, il venafrano, dove la maggiorparte delle fabbriche o hanno chiuso per altre destinazioni o hanno fallito. E’ evidente che aziende o sistemi produttivi che generano lavoro ed economia in assenza di alcun segnale di sviluppo territoriale legato a servizi o benefici fiscali o dispositivi legislativi e amministrativi  volti all’incremento di un certo tipo di occupazione, prima o poi scappano via.

Naturalmente chiamato in causa Mazzuto era inevitabile lo scontro con Aida Romagnuolo. Quest’ultima ha chiesto le dimissioni dell’assessore al lavoro.

Sul problema Unilever è intervenuto il consigliere Vittorio Nola che ha annunciato “In mattinata al Ministero del lavoro c’è stato un incontro tra Ministero e azienda. Qui ci sono state rassicurazioni di comprensione delle strategie di Unilever Europa anche della sopravvivenza non solo della sopravvivenza ma della digitalizzazione degli investimenti dello stabilimento di Pozzilli che però anche nella nostra regione deve fare la sua parte e credo che due cose deve offrire la Regione all’Unilever: rendere a breve disponibile il binario commerciale elettrico  per trasporto fino al porto di Napoli e prevedere che lo stabilimento Unilever rientri nella Zes zona economica speciale per avere benefici fiscali.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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