ISERNIA – Se il caso della dottoressa non si espande, Isernia può registrare una situazione tranquilla. Dai tamponi dei tre medici in quarantena emergerà un quadro più chiaro.
Situazione non proprio regolare al Veneziale di Isernia, dal punto di vista del personale sanitario. Dopo il primo caso positivo al coronavirus della dottoressa in servizio alla guardia medica, tre medici sono stati messi in quarantena. Nessuno dei tre colleghi manifesta sintomi ma gli è stata applicata la procedura preventiva di quarantena, poiché sono stati a stretto contatto con la dottoressa di Venafro, ora in isolamento a Roma.
Il caso è fuoriuscito nella giornata di ieri: il medico residente a Venafro ma di servizio a Roma, nella giornata di domenica 1 marzo ha prestato servizio nella guardia medica del nosocomio in via Sant’Ippolito: essendo venuta a contatto nell’ospedale di Roma con una persona positiva al Covid-19, la dottoressa si è sottoposta al tampone risultando in seguito positiva.
La notizia ha destato le prime preoccupazioni in città ma già dalla mattinata di ieri, prima che si apprendesse la notizia, alcuni eventi o manifestazioni, erano state già rinviati.
Per ora, non si registrano altri casi positivi, in attesa dei riscontri dei tamponi effettuati sui soggetti potenzialmente a rischio, che sono entrati in contatto con la collega.
Tuttavia, la situazione dal punto di vista del personale sanitario (che deve fare a meno di tre medici e organizzare i turni), può destare qualche preoccupazione, viste le condizioni precarie in cui versa da anni quell’ospedale.
Intanto, la postazione della guardia medica è stata evacuata per la sanificazione.
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