TAVOLO PERMANENTE – Coronavirus tutti i dati e le prospettive future. Toma precisa sulla riapertura degli ospedali di Larino e Venafro. In arrivo migliaia di pezzi per la sicurezza

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CAMPOBASSO – Presieduto dal Vice Presidente dell’Assemblea, Gianluca Cefaratti, si è nuovamente riunito nella mattinata -in video conferenza- il Tavolo permanente sull’emergenza Coronavirus, insediato presso la Presidenza del Consiglio regionale.

Presenti all’incontro: il Presidente della Giunta regionale, Donato Toma, il Sottosegretario alla Presidenza, Quintino Pallante, il Direttore Generale dell’ASREM, Demetrio Florenzano, il Direttore del IV Dipartimento della Regione, Manuel Brasiello e il Direttore del Servizio di Protezione Civile regionale, Alberata De Lisio.

Gli stessi, dopo aver svolto delle approfondite relazioni sulle iniziative poste in essere dalle rispettive strutture per la gestione dell’emergenza e per il contenimento del rischio contagio in Molise, hanno fornito risposta a ciascuna delle dettagliate domande rivolte da tutti i Consiglieri regionali partecipanti all’incontro. Nei loro articolati interventi i Consiglieri hanno voluto svolgere delle valutazioni sull’attività fino ad oggi realizzata dalle organizzazioni preposte, non mancando di esprimere anche suggerimenti e avanzare proposte nei confronti di ciascuno dei vertici istituzionali auditi. Introducendo i lavori il Presidente Toma ha voluto fare il punto della situazione in regione, aggiornato a questa mattina.

In particolare ha rilevato che: sono stati eseguiti 426 tamponi, dei quali 46 sono risultati positivi, 37 della provincia di Campobasso, 4 della provincia di Isernia e 5 di altre regioni; questa notte si è aggiunto un altro paziente di Cercemaggiore di una certa età e proveniente da un contesto sociale particolare; nella struttura Neuromed sono stati riscontrati 9 pazienti contagiati, 2 provenienti dalla provincia di Campobasso e 2 da quella di Isernia, 5 da altre regioni; in malattie intensive sono ricoverati 18 pazienti; in terapia intensiva ci sono 6 pazienti, 2 provenienti dalla provincia di Campobasso, 1 dalla provincia di Isernia e 2 di fuori regione; 19 gli asintomatici dimessi e mandati a casa perché non presentano necessità di cure più complesse; i soggetti in isolamento di 14 giorni sono 224; i soggetti in sorveglianza provenienti prima dell’8 marzo da zone con almeno un caso di contagio sono 144.

Il Presidente ha quindi evidenziato che la fine di questa settimana e l’inizio della prossima saranno decisive per comprendere l’impatto che hanno avuto, in termini di contagio, i rientri in Molise prima dell’8 marzo da fuori regione. Al fine di rendere edotta la popolazione sull’evolversi della situazione emergenziale Covid, Toma ha annunciato che ogni sera farà una comunicazione ufficiale alle ore 19:00, in collaborazione con le televisioni locali e gli altri mezzi di informazione. Toma ha ancora dato notizia che l’Unità di Crisi si riunisce quotidianamente per valutare ogni aspetto dell’evoluzione delle condizioni sul territorio. A seguito di ogni riunione dell’organismo consultivo, i soggetti che ne fanno parte, a cascata, ciascuno per le proprie responsabilità, attivano le procedure necessarie a quanto concordato. Il Presidente, ricordando le recenti ordinanze, n.ri 8 e 9, da lui emanate per la restrizione della mobilità per i Comuni di Riccia e Montenero di Bisaccia, ha rilevata la buona rispondenza delle popolazioni interessate al rispetto dei dettami di limitazione di accessi all’esterno del territorio interdetto.

Tale presa di coscienza dell’attuale momento si riscontra anche nel resto del territorio regionale. Toma ha puntualizzato che gli ospedali pubblici della regione sono aperti regolarmente per ricevere, nell’ambito delle restrizioni già determinate con le ordinanze, i pazienti che ne hanno necessità. Il Direttore dell’ASREM Florenzano, invece, ha rilevato che rispetto ai bandi di ricerca di personale medico esterno, anche in quiescenza, per sostenere le strutture sanitarie pubbliche nello sforzo che si sta compiendo in questo periodo, al momento risultano aver dato la propria disponibilità 2 medici di accettazione e urgenza, 1 medico di malattie infettive (specializzando), 3 medici pensionati, rispettivamente di malattie infettive, geriatria e di scienze dell’alimentazione. Ci si attendono ulteriori adesioni nelle prossime ore, intanto per i bandi per ricerca di infermieri e OSS, oggi sono stati pubblicati i relativi atti. Florenzano ha comunque sottolineato che al momento la ricerca del personale medico, rispetto alle necessità che riscontra il sistema, è prioritaria.

Per quanto riguarda Neuromed, invece, dei 9 pazienti risultati positivi al virus, 2 di loro, in quanto bisognevoli di terapia intensiva, saranno trasferiti all’Hub Covid di Campobasso, per gli altri 7, definibili asintomatici, sarà valutata la situazione medica di ciascuno per verificare sia la possibilità di una dimissione per l’isolamento domiciliare, sia l’opportunità di essere tenuti in carico dallo stesso istituto per gestire le altre patologie di cui sono affetti. Parimenti è stato chiesto il numero preciso delle persone che hanno avuto contatto con i pazienti risultati positivi al virus, per effettuare i necessari tamponi. Il numero comunicato dall’istituto è di 85 unità.

Per quanto concerne le strutture ospedaliere di Larino e Venafro, Florenzano ha detto che il Piano operativo emergenziale li include pienamente nelle misure assistenziali. Questi ospedali però sono strutture di comunità e hanno quindi una presenza più infermieristica che medica, oltre a non essere dotati di terapia intensiva.

A Larino, infatti, dai sopralluoghi tecnici effettuati, risulta che le apparecchiature che un tempo venivano impiegate per la rianimazione sono inutilizzabili perché incomplete per quel che occorre ad una terapia intensiva nell’ambito delle attuali prescrizioni. Per Venafro la situazione è simile. Ne consegue che allo stato non è ipotizzabile pensare di realizzare in quelle strutture due spoke Covid per la mancanza di posti di terapia intensiva, indispensabili ad alcuni malati di quel virus. Condizioni tecnico-scientifiche, invece, garantite negli stabilimenti sanitari di Campobasso, con l’Hub Covid, di Termoli e di Isernia, oltre che in altre strutture private presenti nel territorio regionale. Larino e Venafro al contrario, ha detto ancora il Direttore, sono utilissime per ospitare pazienti che hanno bisogno di cure con livelli assistenziali meno complessi.

Utilizzo che è già in atto, a cominciare dalla gestione del caso di Termoli, nel quale sono stati spostati in queste strutture, e anche in quella di Agnone, pazienti del San Timoteo per procedere alla sua sanificazione e quindi successiva riapertura. Ove se ne riscontrerà in futuro la necessità tale utilizzo sarà implementato. Rispetto alle richieste pervenute da vari Consiglieri, avanzate sia sul piano tecnico che politico, circa la necessità di aumentare il numero dei tamponi da effettuare sul territorio in aggiunta a quelli realizzati con il protocollo seguito dall’ASREM fino ad ora, il Direttore Florenzano ha tenuto a precisare che le metodologie di esecuzione dei test sui soggetti a rischio contagio sono state dettate in via ufficiale dall’Istituto Superiore di Sanità. A tali direttive l’ASREM, ha spiegato il DG, sta indirizzando la propria azione quotidiana.

Nell’ambito delle stesse direttive dell’ISS sono stati eseguiti i controlli a tutte le persone a rischio contagio (medici, paramedici e chiunque altro risultasse necessario) per l’ospedale di Termoli nella scorsa settimana, e in egual modo sarà fatto per la Neuromed, verificando tutto il personale medico e paramedico che ha avuto contatti con i pazienti risultati positivi. Per Neuromed il Direttore ha anche specificato che l’Istituto non è sotto diretto controllo dell’’ ASREM , ma gli sono state certamente notificate le prescrizioni delle Autorità competenti per la migliore gestione del caso, ed è fiducioso che le iniziative più confacenti saranno state già poste in essere in modo preciso ed ottimale. Per l’Ospedale di Campobasso, rispetto alla sua doppia funzionalità di erogatori di servizi ordinari e di Hub Covid, Florenzano ha precisato che sono stati definiti percorsi distinti e separati che evitano commistioni tra personale ed ammalati dell’una e dell’altra organizzazione , al fine di garantire l’assoluta sicurezza di tutti i soggetti ospitati.

Il Direttore Generale ha rilevato che al momento sono in disponibilità dell’ASREM 900 tamponi, altri 900 dovrebbero arrivare martedi prossimo , e altrettanti il successivo venerdi. Sono stati anche ordinati 3000 test rapidi. Attualmente il sistema è in grado di effettuare 120 verifiche di tamponi al giorno. Lo stesso Direttore sollecitato dai Consiglieri sulla distribuzione dei dispositivi di sicurezza a medici di base, operatori di guardia medica e veterinari, ha riferito di star attivando la distribuzione del materiale disponibile e che della cosa si è più volte interessata anche l’Unità di crisi. Il Direttore del IV Dipartimento Brasiello , nel suo intervento , ha riferito di aver stilato con l’ASREM un nuovo piano di fabbisogni che è stato prontamente inviato alle strutture del Commissario unico per gli acquisti Arcuri.

“La filiera –ha detto- al momento sta funzionando e siamo in attesa delle consegne del materiale richiesto”. Il Direttore della Protezione civile regionale De Lisio, in ultimo, ha dato notizia che si sta continuando a distribuire il materiale di protezione sia alle strutture sanitarie (i dispositivi con maggiore protezione per la superiore esposizione dei soggetti), che agli operatori delle forze dell’ordine e di polizia municipale, oltre che per la grande distribuzione (a queste sono state consegnate le mascherine di protezione individuale per uso civile) . “Ovviamente la distribuzione dei dispositivi avviene, – ha chiarito il Direttore De Lisio-, in base alle disponibilità degli stessi”.

De Lisio ha poi dato notizia dell’avvenuto montaggio, negli ultimi due giorni, delle tende di pre triage davanti al riaperto ospedale di Termoli e nei pressi del nosocomio di Agnone. Le associazioni di volontariato, che hanno praticamente risposto nella totalità alla richiesta di intervento, insieme agli operatori di proiezione civile , stanno continuando a distribuire sul territorio per i soggetti più fragili e che hanno difficoltà ad uscire, generi alimentari e farmaci. Per i farmaci si è rivelata molto utile l’Ordinanza presidenziale per la consegna dei farmaci anche ai volontari, oltre che ai parenti, da parte delle farmacie. Stesso ritiro sta avvenendo anche per i farmaci presso le farmacie ospedaliere. De Lisio ha , infine , ricordato come si è riuscito ad organizzare le consegne del banco alimentare per le famiglie meno abbienti per ridurre il movimento di persone sul territorio. Il Tavolo permanente si è aggiornato ad una prossima riunione per seguire l’evolversi della situazione

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