CAMPOBASSO – Scuola, in Molise la pianta organica dell’anno in corso sarà riconfermato. Lo ha stabilito il Ministero della Pubblica istruzione che ha accettato la richiesta avanzata dalla Flc Cgil e dagli altri sindacati di settore.
Nessun taglio, quindi, di docenti in Molise, come pure era stato paventato a conclusione della prima giornata di confronto.
“Una decisione non scontata, fortemente voluta dalla nostra organizzazione in opposizione al taglio di migliaia di posti di lavoro che si sarebbe prospettato in tutta Italia, visto il calo degli alunni fatto registrare dalle iscrizioni alle prime classi, soprattutto nel primo ciclo di istruzione.
Ricordiamo che il Molise è tra le regioni in cui il calo degli alunni è maggiore in percentuale. Anche quest’anno i dati sembrano confermare il trend negativo, che ha visto la nostra regione perdere circa 900 alunni all’anno nell’ultimo decennio, passando da 47.000 agli attuali 36.500 alunni circa.
Durante l’incontro abbiamo espresso la nostra soddisfazione per la posizione dell’Amministrazione, che ha deciso di condividere l’esigenza di confermare i posti in organico anche a fronte di un decremento di alunni, in modo da non deprivare di risorse professionali le scuole in quello che si prevede sarà un rientro molto critico, con impegni straordinari che graveranno fin da subito sull’attività ordinaria”.
Per consentire l’ordinaria ripresa delle attività scolastiche, spiega ancora la Flc Cgil Molise, sarà imprescindibile evitare le “classi pollaio”, garantire il rispetto delle misure di sicurezza, assicurare il recupero del tempo scuola, ristabilire il normale svolgimento delle relazioni educative, venuto meno in queste drammatiche settimane. Puntare sull’ampliamento dell’offerta formativa è la risposta migliore per restituire quanto milioni di studenti perderanno loro malgrado a causa dell’emergenza epidemiologica.
“Ora occorre un ulteriore importante passo in avanti: – conferma Pino la Fratta della Flc Cgil Molise – la conferma dell’organico istituto per istituto, prevedendo posti aggiuntivi in caso di aumento di classi. In tal modo, si eviterebbero le situazioni di soprannumero e si garantirebbe la continuità didattica.”
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