CAMPOBASSO – Il presidente della Regione Molise, Donato Toma, così ha ricordato la figura e l’opera di Enzo Nocera.
«Enzo Nocera ci ha lasciati. È una notizia triste per quanti lo hanno conosciuto e hanno potuto onorarsi della sua amicizia, ma lo è anche per quelli – tanti, tantissimi – che hanno avuto l’opportunità di stare a contatto con lui nel corso della sua lunghissima carriera di editore iniziata a metà degli anni Sessanta quando, da affermato ragioniere commercialista, decise di chiudere lo studio e iniziare un nuovo percorso che avrebbe fatto la storia della cultura molisana della seconda metà del Novecento, alla quale Enzo ha dedicato la sua esistenza.
Era un intellettuale irrequieto, un visionario che amava la sua terra, un vulcano di idee e iniziative. Ci siamo incontrati lo scorso dicembre nell’Aula Magna del Convitto nazionale “Mario Pagano”, in occasione della cerimonia di premiazione del Premio nazionale per la divulgazione della ricerca storica “Giorgio Palmieri”. Era raggiante, visibilmente emozionato per via del fatto che suo figlio Fabrizio era tra i premiati.
E in quei pochi scampoli di discussione, ebbe modo di illustrarmi alcuni progetti che intendeva realizzare. Enzo non aveva perso la purezza e il fervore che gli hanno sempre permesso di guardare avanti e di anticipare i tempi. L’Almanacco del Molise, la rivista Molise, i settimanali Molise Sport e Molise Oggi, le guide, le pubblicazioni di saggistica storica, narrativa, arte, poesia, tradizioni popolari, la riscoperta dei dialetti sono tutte pietre miliari che hanno segnato un percorso di rinascita della cultura molisana che è coinciso con l’affermazione e il cammino dell’autonomia regionale.
Un’intera generazione di giornalisti ha iniziato la professione grazie ad Enzo Nocera, e si deve a lui se scrittori esordienti o affermati hanno avuto la possibilità di far conoscere le proprie opere ai molisani.
Ci mancheranno il suo entusiasmo, il suo ottimismo, la sua generosità, il suo insaziabile desiderio di ricerca, il suo inalienabile tratto di uomo ed editore libero, le sue intuizioni illuminanti che hanno fatto di Enzo Nocera un autentico pioniere dell’editoria qui in Molise.
Se non ci fosse stata l’emergenza epidemiologica, oggi l’intero Molise lo avrebbe salutato per l’ultima volta con un caloroso applauso. Lo facciamo virtualmente, esprimendo la nostra vicinanza ai figli Gianni e Fabrizio, nella convinzione che il suo ricordo vivrà»
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