VENAFRO – Sarebbe quasi inutile scriverne, data la sua acclarata notorietà e conoscenza.
Ma anche a costo di apparire ripetitivi, è il caso di scrivere a piene mani, in tutta convinzione e ancora una volta del grande e magnifico cuore di Venafro e dei Venafrani che nel difficile periodo presente stanno dando conferma di “masticare” ogni giorno solidarietà, civiltà e senso umanitario, donando a chi ha bisogno ed aspetta una mano d’aiuto.
Il temibile e terribile covid 19, che voglia Dio pare in fase calante, ha dato la stura in tal senso, confermando appunto il grande cuore della città. La Parrocchie cittadine hanno invitato alla prodigalità per fronteggiare i bisogni altrui e nessuno si è tirato dietro. Tutti praticamente hanno dato ed a migliaia hanno ricevuto solidarietà e vicinanza. Centinaia le famiglie in difficoltà, ma il cuore di Venafro ha sopperito alla grande all’ingiustificata assenza delle istituzioni pubbliche, solitamente leste a parlare ma poi del tutto assenti quando c’è da razzolare ed agire concretamente.
Ed ecco che dal cuore dei venafrani, come testimoniato dai Parroci della città tra cui Don Salvatore Rinaldi già Presidente della Caritas Provinciale d’Isernia, fondatore dello scoutismo dell’Agesci in città ed oggi titolare della Parrocchia di Don Orione nelle vicinanze del SS Rosario, sono arrivati generi di prima necessità come carne, pasta, pesce, legumi, zucchero, addirittura polli e tant’altro da soddisfare le necessità, come detto, di circa 2mila persone!
Don Rinaldi: “E’ stato bellissimo -ha detto l’uomo di chiesa- constatare la storica ricchezza d’animo dei venafrani. Una bellissima gara di solidarietà socio/umanitaria, quale vanto dell’intera città. Un popolo, questo venafrano, che sa distinguersi ogni volta alla grande, come nel caso degli anziani delle case di riposo di Agnone e Cercemaggiore arrivati al SS Rosario e praticamente adottati da tutta Venafro. Bravi venafrani, meritate il più convinto dei plausi!”.
Tonino Atella
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