COVID – Sanificazione strade, Legambiente raccomanda i Comuni sull’ utilizzo dell’ipoclorito di sodio

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CAMPOBASSO – Emergenza Coronavirus Legambiente Molise si appella all’Anci nazionale al suo presidente Antonio Decaro e quindi all’Associazione dei sindaci locali, a Pompilio Sciulli del Molise, perché la sanificazione degli ambienti esterni a borghi paesi e città avvenga senza l’utilizzo di ipoclorito di sodio o solo nei casi strettamente necessari e in aree circoscritte e quindi con operazioni di pulizia di utilità scientificamente provate.

Legambiente rileva anche come l’Istituto superiore di sanità e l’Ispra siano preoccupate per l’uso dell’ipoclorito di sodio.
“I rischi di tale utilizzo – osserva Legambiente Molise- sono noti e certificati: corrosivo per la pelle e dannoso per gli occhi e potenzialmente in grado di liberare sostanze pericolose per la salute e per l’ambiente con conseguente esposizione della popolazione a gravissimi rischi. Inoltre, la mancanza di idonei dispositivi di protezione individuale per gli operatori e di avvertenze per la popolazione si configura come vera e propria violazione di legge. Auspichiamo – aggiunge Zampetti – che i Comuni adoperino con buon senso e accortezza quei 70 milioni di euro in arrivo per la sanificazione degli uffici, dei mezzi e degli ambienti”.

Affinché la pulizia dei Comuni avvenga entro criteri di tutela dell’ambiente e delle persone, l’associazione si pronuncia alla luce di quanto pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, che con parere del 18 marzo 2020 ha fornito indicazioni generali sulla “Disinfezione degli ambienti esterni e utilizzo di disinfettanti (ipoclorito di sodio) su superfici stradali e pavimentazione urbana per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da Sars Cov 2”.

Il documento, rileva ancora Legambiente Molise,  “nel confermare l’opportunità di procedere alla ordinaria pulizia delle strade con saponi e detergenti convenzionali, assicurando tuttavia di evitare la produzione di polveri e aerosol, valuta la ‘disinfezione’ quale misura la cui utilità non è accertata, in quanto non esiste allo stato, alcuna evidenza che le superfici calpestabili siano implicate nella trasmissione del Covid 19”.

“L’ISS ritiene altresì “importante sottolineare che esistono informazioni contrastanti circa l’utilizzo di ipoclorito di sodio e la sua capacità di distruggere il virus su superfici esterne (strade) e in aria”.

Da qui, le indicazioni tecniche del Consiglio del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, che condivide il parere dell’ISS “sul fatto che le superfici esterne – quali strade, piazze, prati – non devono essere ripetutamente cosparse con disinfettanti”. E mette in guardia sull’impiego dell’ipoclorito di sodio, un prodotto la cui scheda di sicurezza è di ben 18 pagine e prescrive le precauzioni per chi lo utilizza o ne viene a contatto. Le linee guida dell’ISPRA, inviate dal Ministero della Salute agli assessorati regionali competenti per materia, riportano che “l’uso di ipoclorito di sodio per la disinfezione delle strade è associabile a un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente con conseguente possibile esposizione della popolazione e degli animali” e che “in presenza di materiali inorganici presenti sul pavimento stradale potrebbe dare origine a formazione di sottoprodotti estremamente pericolosi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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