
CAMPOBASSO – Potrebbe essere Michele Marone, presidente del Consiglio comunale di Termoli, in forza Lega l’assessore esterno, il quinto, della Giunta regionale, posto rimasto vuoto dopo la delega ritirata a Mazzuto dal presidente Toma.
Una scelta che ha spiazzato tutti nelle ultime ore e che scaturirebbe da un accordo con il Carroccio di Salvini che a sua volta dovrebbe sostenere attraverso i Governatori leghisti la presidenza Toma a capo della Conferenza Stato Regioni. Quindi, niente quota rosa, sebbene le spinte degli ultimi giorni, arrivate anche dall’opposizione e ancora un assessore esterno scartando, se sarà così, l’ipotesi dell’utilizzo di un componente della maggioranza votato dal popolo.
Intanto stamane è saltato il vertice di maggioranza con il Governatore per l’assenza di quest’ultimo, un’occasione per discutere discutere anche tanto laddove le condivisioni della maggioranza su questa scelta appaiono quantomeno discutibili soprattutto sul metodo e sull’analisi politica più che sulla scelta che si profila dopo tutto quello che è successo all’indomani della cancellazione della surroga in Consiglio regionale voluta dal Governatore che ha determinato l’uscita da palazzo D’Aimo dei primi quattro dei non eletti riferiti ai 4 assessori ora in carica e il benservito a Mazzuto. Nella maggioranza del Consiglio regionale così come in una parte della Lega locale, a quanto pare, si registra una certa agitazione il confronto bis programmato per mercoledì con Toma probabilmente servirà a chiarire, almeno al momento, molte posizioni e scelte.
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