CAMPOBASSO – A meno di due mesi dalla ripresa delle lezioni gli esponenti delle locali segreterie di Cgil, Uil e Snals manifestano forte preoccupazione sulla possibilità di una ripartenza in presenza e in sicurezza nelle scuole molisane.
I tre sindacati hanno, infatti, organizzato per la giornata di Martedì 21 Luglio, alle ore 10.00, un presidio davanti la sede del consiglio regionale, via IV Novembre – Campobasso.
Se da una parte, a livello nazionale, denunciano l’insufficienza delle risorse volte a consentire organici adeguati e interventi strutturali sull’edilizia scolastica, dall’altra evidenziano un grave ritardo sulle azioni di competenza degli Enti Locali.
“Abbiamo sollecitato, nei giorni scorsi, Regioni, Province e Comuni a convocare rapidamente le Conferenze dei servizi per raccogliere le criticità e le proposte provenienti dalle scuole, estendendo la partecipazione alle Organizzazioni Sindacali. – scrivono i rappresentanti sindacali – Nonostante la previsione delle Linee Guida, non ci risulta che tali conferenze siano state indette, con il risultato che di fatto si stanno scaricando tutte le responsabilità sulle Istituzioni scolastiche, che non sono proprietarie dei locali e non hanno competenze sull’organizzazione dei trasporti, dei servizi e delle mense.”
Secondo quanto si legge nella loro nota stampa senza immediati interventi l’anno scolastico potrebbe ripartire con una scuola più precaria, insicura, con meno tempo scuola e differenziazioni inaccettabili a seconda dei diversi contesti territoriali.
Al fine di garantire l’ordinato avvio dell’anno scolastico è necessario un forte coordinamento tra i diversi livelli istituzionali – continuano i sindacalisti – E’ imprescindibile attribuire organici aggiuntivi, stabilizzare i precari, predisporre gli spazi, programmare orari e servizi adeguati. Occorre dare risposte ai lavoratori della scuola, ma anche a quelli delle mense e dei trasporti: le criticità di questi settori rischiano di acuire le difficoltà dell’avvio dell’anno scolastico.
“Non è il momento delle divisioni: per ripartire in sicurezza è necessario il contributo e l’ascolto di tutti, in primis delle parti sociali e di quanti nella scuola lavorano e studiano quotidianamente.” – concludono i referenti.
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