CAMPOBASSO – Trasporto pubblico, sui mezzi pubblici le aziende di trasporto molisane continuano a disattendere e sottovalutare i Dpcm e le disposizioni impartite dalla Regione in materia di prevenzione. E la denuncia di Filt Cgil Fit Cisl Uil trasporti e Ugl trasporti.
“Sono trascorse più di tre settimane dall’emanazione del DPCM – puntualizzano i sindacati di settore – con il quale il Governo, attraverso l’allegato 15, ha disciplinato le nuove linee guida concernenti le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del covid-19 in materia di trasporto pubblico. Lo stesso arco temporale, è più o meno trascorso dall’emanazione della Direttiva impartita dal Direttore del Dipartimento IV (Arch. Manuele Brasiello) con la quale la Regione Molise ha sostanzialmente ribadito “l’obbligo da parte dei gestori del TPL di attenersi in maniera scrupolosa a tutte le direttive contenute nelle Linee Guida.
Nel condividere la ferma presa di posizione assunta dalla Regione Molise finalizzata a mantenere un alto livello di allerta rispetto ai rischi concreti di possibili contagi conseguibili sui mezzi pubblici anche in relazione ai numeri della pandemia che purtroppo, sembrano risalire, non possiamo tuttavia non manifestare il nostro completo disappunto in merito a come le aziende stiano recependo e attuando le norme nazionali e le disposizioni impartite dalla Regione.
DALLA REGIONE UN ESPLICITO SEGNALE ALLE AZIENDE: ATTENERSI ALLE LINEE GUIDA –
Nella direttiva impartita alle aziende, infatti, la Regione si era particolarmente ed esplicitamente raccomandata ai gestori del TPL, affinché gli stessi attenzionassero e vigilassero sia sul divieto da parte degli autisti di svolgere le attività di bigliettazione a bordo (ma anche all’esterno dei mezzi di trasporto dagli stessi condotti se non in condizioni di sicurezza) che nel garantire scrupolosamente le disposizioni concernenti l’igienizzazione, la sanificazione, la disinfezione dei mezzi di trasporto nonché l’uso adeguato delle mascherine a bordo e tutto quanto previsto dalle linee guida.
MA SULLA BIGLIETTAZIONE E SULLA SANIFICAZIONE DEI MEZZI NON CI SIAMO ANCORA –
Ebbene, è sotto chi gli occhi di tutti (e ci sarebbero migliaia di utenti a testimonianza) che il personale di guida, ancora oggi, è “indotto” dalle stragrande maggioranza delle aziende di trasporto molisane, a garantire sia a bordo degli autobus che a terra (e in assenza di condizioni di sicurezza) le attività di bigliettazione. Un’attività estremamente a rischio (come dimostrano alcuni casi di positività al Covid riscontrati di recente tra gli autisti) che non a caso il Comitato Tecnico scientifico unitamente alla Conferenza delle Regioni ha deciso, almeno in questa fase, espressamente di vietare, auspicando che le Regioni e le aziende di trasporto, intensifichino, al pari di quanto già avvenuto nel trasporto ferroviario, procedure innovative che consentano la vendita e quindi l’approvvigionamento di biglietti e abbonamenti, attraverso comuni applicativi già ampiamente diffusi e disponibili nel nostro paese e che peraltro garantiscono, al tempo stesso alle Regioni, tracciabilità e trasparenza negli incassi.
Ed è ciò che auspicano anche le Organizzazioni Sindacali nella consapevolezza dell’obbligo che vige per ciascun utente di dover utilizzare il mezzo pubblico munito di regolare titolo di viaggio. QUELLA “APP” CHE DOVEVA ESSERE PRONTA IN 20 GIORNI … – Le Organizzazioni Sindacali su quanto sta avvenendo, hanno già provveduto ad allertare le Prefetture, le forze dell’ordine ed ovviamente la Regione Molise nonché l’Assessore di riferimento Quintino Pallante al quale abbiamo altresì rammentato l’impegno assunto in primis dal Presidente della Regione Toma il quale, nel lontano mese di aprile, dichiarava che “in appena 20 giorni sarebbe stata realizzata un’app regionale in grado di superare un sistema obsoleto tale da collocare anche il Molise al passo dei tempi”. E’ del tutto evidente che ci aspettiamo una maggiore attenzione e vigilanza da parte di tutti gli organi preposti affinché le imprese di trasporto si attengano scrupolosamente a tutte le disposizioni impartite dalle norme vigenti siano esse nazionali che regionali e siamo pronti a denunciare formalmente abusi e violazioni”.
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