
ISERNIA – Dal tema della clandestinità a quello dell’emigrazione lungo un filo che unisce continenti, popoli, legislazione di ieri e di oggi sotto un unico comune denominatore: miseria, povertà, bisogno. Questi i temi di un approfondimento del Majorana-Fascitelli.

Su questa imbarcazione, partita dal porto di Napoli il 12 marzo 1891 e naufragata nello Stretto di Gibilterra il 17 marzo, perirono anche molisani provenienti da diversi comuni. Tra questi anche Carovilli, paese di adozione della scrittrice Pina Mafodda, storica e ricercatrice in procinto di dare alle stampe un volume che intende restituire nomi a uomini, donne e bambini che perirono tragicamente nel naufragio.
Il racconto, scritto dalla Mafodda, verrà narrato in un incontro virtuale, sabato 12 dicembre su Zoom. L’incontro sarà introdotto dal Dirigente Scolastico Carmelina Di Nezza e dalla professoressa Ida Di Ianni e vedrà come protagonisti la stessa Pina Mafodda e gli studenti della classe VB, già distintisi per un lavoro di ricerca condotto sulla tragedia mineraria di Monongah nel 1907.
Tra i relatori anche lo scrittore Paul Baker, il Console Patrick Canessa, Console, la mediatrice cultuale Suad Omar e Michele Petraroia, Presidente onorario dell’Associazione Giuseppe Tedeschi.
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