
ECONOMIA – I dati di Istat e Coldiretti sul turismo ricostruiscono uno scenario drammatico nel 2020, su cui gravano, in coda, le chiusure imposte in queste settimane: questa l’analisi della deputata di Forza Italia Annaelsa Tartaglione.
“La chiusura di imprese turistiche significa spopolamento di territori decentrati, specie nel Mezzogiorno, e dunque contraccolpi demografici. – spiega la Tartaglione – Significa abbandono di borghi e percorsi, il venir meno di manutenzioni, la sofferenza de Made in Italy con il suo patrimonio di tipicita’ locali. L’innesco, insomma, di un effetto a catena devastante”.
“Le aziende del settore lamentano l’insufficienza del sistema dei ristori e una certa latitanza del governo rispetto alle loro difficoltà – continua ancora la deputata berlusconiana – Questo impone al governo di cambiare linea. Dopo che le imprese del settore sono state spinte ad ingenti spese per gli adeguamenti in sicurezza anticovid, ora va fornita loro una prospettiva di base sulla ripresa del lavoro, magari attraverso un confronto con le rappresentanze”.
“Tirare avanti con una serrata di fatto per altri mesi non e’ pensabile. Cosi’ come e’ doveroso che il governo acceleri la tabella di marcia sul Recovery plan, che non puo’ essere, come purtroppo sta avvenendo, il campo di guerra tra partiti. – chiude Annaelsa Tartaglione – Il comparto turistico attende risposte sul piano fiscale, delle infrastrutture, della digitalizzazione e della formazione. La telenovela in corso nell’Esecutivo e’ fuori luogo e fuori tempo”.
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