VENAFRO – Studio epidemiologico ambientale, Ricci «Le “Mamme” sono state sempre tenute informate di tutto»

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VENAFRO – Il confronto sullo studio epidemiologico ambientale a cui hanno partecipato le “Mamme per la Salute e l’Ambiente”, il Sindaco di Venafro Alfredo Ricci, l’Assessore all’ambiente Dario Ottaviano e il dott. Bartolomeo Terzano dell’ISDE Molise, ha scatenato una serie di polemiche.

La Onlus venafrana, infatti, ha riscontrato alcune incongruità nelle dichiarazioni del Sindaco precisando che “Le problematiche emerse durante la discussione, sono principalmente due: privacy e pagamento non effettuato al CNR“.

Non si è fatta attendere, ovviamente, la risposta del primo cittadino di Venafro Alfredo Ricci che dice “Leggo con stupore, e anche un po’ di dispiacere, le dichiarazioni dell’Associazione Mamme per la Salute e l’Ambiente in ordine all’incontro dello scorso giovedì.

Francamente ho difficoltà a comprendere certe affermazioni e certi toni, dato che la verità sullo studio la sanno, e la sanno da sempre perché l’Amministrazione Comunale – con me, con l’Assessore Ottaviano e con chiunque tra noi abbiano interpellato – gliel’ha sempre detta, senza mai negarsi. Quindi non capisco neanche cosa significhi che sarebbero state escluse, perché, al contrario, sono state sempre tenute informate di tutto.

Lo studio epidemiologico è stato proposto dalle Mamme a novembre 2018. La nostra Amministrazione si è offerta subito di realizzarlo, dando carta bianca all’Associazione: la mia idea era che lo realizzassero loro, noi avremmo trovato il modo di reperire le risorse finanziarie necessarie. Sarebbe stato probabilmente più semplice, perché si sarebbe evitato il rischio di qualche intoppo burocratico.

All’epoca, ci comunicarono che sarebbe stato meglio che lo studio fosse realizzato dal Comune. Ci attivammo subito, facemmo sedere attorno a un tavolo i Comuni della piana di Venafro, che diedero tutti la propria disponibilità anche a finanziarlo. Nel frattempo, la Regione e, per essa, il Presidente Toma in prima persona, su mia insistente richiesta, decise a sua volta di finanziare lo studio per intero, concedendo un importo maggiore delle richieste iniziali. È poi arrivato anche un contributo dal gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle.

Le Mamme ci proposero il CNR di Pisa per la realizzazione dello studio: detto, fatto.

Abbiamo fatto come il CNR voleva quando c’è stato da stabilire il contenuto dell’accordo di collaborazione scientifica, anche se personalmente non ero convinto del tutto dall’impostazione data, ma mi sono affidato e fidato del soggetto scientifico proposto dalle Mamme.

La convenzione con il CNR è stata sottoscritta il 20 gennaio 2020.

Lo studio è in corso, durerà due anni (e la durata non l’ha stabilita il Comune, bensì l’ha indicata il CNR che chiaramente sa di cosa si tratta più del Comune e delle Mamme). Lo studio sta procedendo.

Ci sono state delle difficoltà in questi mesi? Sì, è vero, e sono stato io a farle presenti sempre alle Mamme, nella riunione dell’estate scorsa come in quella di giovedì. Ma non sono questioni insormontabili.

Ci sono delle criticità, che ha posto il CNR, legate al rispetto della normativa sulla privacy. È una legge dello Stato che c’è, non l’ha stabilita il Comune; il CNR in un primo momento aveva ritenuto che tutto potesse superarsi con il testo dell’accordo individuato inizialmente e con un documento sottopostomi per la firma e da me sottoscritto a maggio dell’anno scorso; ora sempre il CNR ci ha fatto presente che, invece, la situazione è più complessa: complessa ma risolvibile. Infatti, si tratta di problematiche che si stanno affrontando e risolvendo, come ho spiegato, nella massima trasparenza, nella riunione di giovedì scorso, avendo avuto al riguardo anche la piena disponibilità da parte di ASREM (come confermatomi anche stamattina).

Quanto al pagamento al CNR, sono sorpreso del fatto che le Mamme si pongano il problema economico, che il CNR non mi ha mai posto in tanti mesi. E se il problema non lo vede il CNR, non capisco davvero come lo possano avere altri. Aggiungo: il Sindaco non ha bloccato nessun pagamento, e non consento a nessuno di inventarsi storie al riguardo. Io stesso ho parlato nella massima serenità e trasparenza della questione l’altra sera. I pagamenti vengono seguiti, oltre tutto, dagli uffici, che mi risulta – ho controllato stamattina – non sono stati mai sollecitati al riguardo dal CNR. In ogni caso, ho chiesto alla ragioneria di contattare gli uffici amministrativi del CNR al riguardo, in modo da far sì che non ci siano dubbi. Ma, ripeto, la questione non è stata mai posta dal CNR, ovvero dal soggetto che, quando lo studio sarà completato, avrà ricevuto dal Comune 60.000 €. I soldi non sono stati mai un problema in questa vicenda, perché tutti gli enti coinvolti hanno messo risorse a disposizione.

Detto ciò, è ovvio che, quando le questioni sono complesse (e questo studio lo è sicuramente), è prevedibile che possano verificarsi dei problemi. Il punto è che questa Amministrazione ogni volta che sorge un problema, lo affronta, si ingegna per risolverlo e alla fine lo risolve e va avanti. Senza urlare alla cospirazione generale, senza sbraitare contro il mondo intero, bensì cercando di avere l’approccio responsabile che è giusto avere perché le Istituzioni i problemi devono porseli e devono soprattutto risolverli, non devono soltanto denunciarli. E questa è la differenza tra chi crede nelle battaglie e chi no, e l’Amministrazione che guido nella battaglia in difesa dell’ambiente ci crede e ci si sta impegnando.

Riconosco alle “Mamme” il merito di avere portato negli anni al centro del dibattito politico e dell’opinione pubblica le tematiche di ambiente e salute nel nostro territorio.

Per questo l’Amministrazione che mi onoro di guidare le ha sempre ascoltate nelle proposte e nei consigli, cercando sempre di riscontrarle; e conto di continuare a farlo, quando i contributi saranno ragionevoli, sensati e conformi a legalità.

E, tuttavia, nel ringraziarle per quello che hanno fatto e fanno, bisogna prendere atto che, forse anche per merito loro, l’Associazione adesso non è sola nella battaglia in difesa del nostro territorio.

Ci sono tanti cittadini impegnati e c’è l’attuale Amministrazione Comunale, che, seguendo anche le loro indicazioni, è riuscita a portare sulle posizioni in difesa di ambiente e salute tutti gli enti a vario titolo competenti, dai Comuni della piana alla Regione, ARPA, ASREM.

Questo risultato va guardato non con sospetto e diffidenza, ma con fiducia, perché non è puntando il dito sempre e comunque contro il “nemico” individuato nelle Istituzioni che i problemi si risolveranno.

Infatti, i problemi non vanno soltanto denunciati, ma vanno anche risolti. E, per risolverli, è necessario avere le Istituzioni al proprio fianco, affinché si facciano carico dei problemi di ambiente e salute e li risolvano.

Il Comune di Venafro, i Comuni della zona, la Regione, ARPA, ASREM lo stanno facendo?

Il Comune di Venafro sicuramente c’è; ma, aggiungo, io registro che, per la prima volta in tanti anni, si stanno impegnando tutte le Istituzioni per affrontare queste problematiche e risolverle, e lo stanno facendo nell’ambito delle proprie responsabilità istituzionali. Ovviamente i risultati si avranno alla fine, ma intanto questo impegno corale da parte delle Istituzioni è un dato da non sottovalutare e non disprezzare.

Su questo come rappresentante delle Istituzioni e nelle Istituzioni andrò avanti, perché credo che sia mio dovere di Sindaco farlo e perché, aggiungo, sono un Venafrano che in questa terra ha scelto di restare a vivere. Andrò avanti con senso di responsabilità, seguendo la strada della verità e dell’impegno, sperando che da parte di tutti la giusta attenzione che deve esserci non finisca con il diventare pregiudizio, complottismo e livore a prescindere.

Sono convinto che l’Associazione Mamme per la Salute e l’Ambiente, pur nella distinzione dei ruoli, sarà al fianco anche di quelle Istituzioni – come il Comune di Venafro – che, come loro, hanno a cuore la tutela del nostro territorio e, in più, ne hanno anche la responsabilità istituzionale”.

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