
CAMPOBASSO – Il messaggio del Governatore Donato Toma scatena le polemiche, in particolare in riferimento ai goumier.
Polemiche inaspettate, in una data importante che dovrebbe unire e non dividere.
Il messaggio istituzionale del Governatore Donato Toma ha suscitato reazioni forti, a causa dell’omaggio reso al contingente alleato e nello specifico ai soldati “algerini, tunisini, senegalesi e goumier, marocchini di etnia berbera”.
Lo scivolone di Toma riguarda un pezzo di storia difficile da dimenticare, una tragedia che ha toccato da vicino anche il Molise e il nostro territorio. Il riferimento è agli episodi di violenza sessuale e violenza fisica di massa, ai danni di migliaia persone, perpetrati dai goumier marocchini del Corpo di spedizione francese durante la campagna d’Italia.
Le cosidette “marocchinate”, mai dimenticate dalla popolazione che ha subito quella tragedia, sono state ricordate anche nel celebre film di Vittorio De Sica “La Ciociara”, con protagonista Sophia Loren, dove viene portata sullo schermo la condotta delle truppe nordafricane dell’esercito francese, le quali si resero protagoniste in Molise e in Ciociaria di stupri e violenze sulla popolazione civile, in particolare su donne e bambini.
Ora le dichiarazioni del Governatore del Molise riportano alla mente un episodio doloroso che, in una data importante come quella del 25 aprile, dà adito a scontri e polemiche di cui si rendono protagonisti associazioni e politici locali.
Un comunicato di condanna alle parole di Toma è stato diffuso dal Movimento Nazionale:
“In occasione della ricorrenza del 25 Aprile, il presidente della regione Molise, Donato Toma, ha fatto un panegirico dei soldati africani inquadrati nelle truppe alleate durante la II Guerra Mondiale, esaltando anche i goumier marocchini, tristemente noti per le atrocità perpetrate ai danni della popolazione civile dopo la conquista di Montecassino.”
A condannare le parole del governatore del Molise giunge una reprimenda del Movimento Nazionale, a firma di Ivano Manno, portavoce per il Sud Italia che aggiunge come il Governatore ” non conosca minimamente la storia, anche locale. Ma questa volta si tratta di vero e proprio vilipendio alle vittime delle marocchinate, che subirono il terrore seminato dai goumier principalmente nel basso Lazio, ma anche in Molise.
Per rimediare a questa gaffe – conclude Manno – Toma si attivi per la rimozione del cimitero militare francese dedicato proprio alle truppe marocchine, che sorge nel comune di Venafro e che rappresenta un’onta per la regione e l’Italia intera”.
A rincarare la dose è il presidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, Emiliano Ciotti, il quale in merito al messaggio diffuso dal governatore del Molise sul 25 aprile dichiara: “Il presidente Toma dimentica o non conosce i delitti commessi da questi soldati durante la Campagna d’Italia, moltissimi furono i casi di violenze carnali, ai danni di donne ma anche di uomini, conosciuti con il termine ‘Marocchinate’. Anche il Molise ha pagato il suo tributo di dolore a questa soldataglia”.
“Toma – spiega Ciotti – nel suo messaggio esalta le gesta, tra gli altri, dei ‘soldati algerini, tunisini, senegalesi e goumiers marocchini di etnia berbera – sono le parole del presidente – uniti contro la barbarie e per dare all’Italia le libertà negate dal ventennio fascista’. Peccato che i soldati coloniali francesi, e in particolare i goumiers marocchini, si siano macchiati di innumerevoli violenze ai danni della popolazione civile italiana, anche in territorio molisano”. Ciotti invita quindi il presidente Toma a partecipare alla “Giornata Nazionale in memoria delle vittime delle Marocchinate”, che si terrà il 18 maggio in diverse città italiane per ricordare le vittime dei coloniali francesi”.
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