
VENAFRO – La Cassazione ha confermato la condanna a 30 anni di reclusione da scontare nel carcere femminile di Benevento nel quale si trova dal 2017, subito dopo l’arresto.
Anna Minchella, l’infermiera accusata di aver ucciso Celestino Valentino, 77 anni, originario di Pratella, iniettandogli acido cloridrico, mentre era ricoverato nel reparto di lungodegenza del Santissimo Rosario di Venafro, dunque, dovrà scontare altri 25 anni di reclusione. Fu una vendetta trasversale perché lei era stata trasferita all’ospedale di Isernia mentre la sua collega no, proprio in virtù di quel padre ricoverato a Venafro per altre patologie.
E’ stato respinto, quindi, il ricorso presentato dai difensori dell’imputata.
L’accusa aveva chiesto l’ergastolo. Il legale Alfredo Ricci ha parlato di “umano sollievo. È stato un dramma continuo, udienza dopo udienza. Il loro Celestino non glielo restituirà più nessuno ma adesso c’è un maggiore sollievo”. Mentre i familiari Celestino Valentino, hanno accolto la sentenza definitiva con un pianto liberatorio: “Giustizia è fatta”.
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