ISERNIA – Lotto zero, è scontro tra favorevoli e contrari: l’opera si fa o non si fa? Questo è il dilemma!

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ISERNIA – Nella seduta del Consiglio comunale tenutosi nel pomeriggio di ieri, martedì 14 dicembre, si è riacceso lo scontro sulla realizzazione o meno dell’opera.

Buoni propositi, toni pacati, sorrisi e applausi sono evaporati, in men che non si dica, sulla spinosa questione del “Lotto Zero“. Archiviato il bon ton, si è passati a battibeccare come tradizione insegna. E pensare che il sindaco Castrataro aveva chiesto a tutti, in tempi non sospetti, di fare uno piccolo sforzo comune per superare le divisioni e lavorare insieme per risolvere i tanti problemi della città. 

Nella seduta monotematica di ieri, sono venuti a mancare improvvisamente, condivisione di intenti e seria collaborazione istituzionale tra le parti. Come di consueto abbiamo assistito ad una discussione che ha visto i consiglieri di maggioranza e minoranza arroccati ognuno su posizioni diametralmente opposte. Un Consiglio comunale litigioso più di una classica assemblea condominiale.

Le buone intenzioni non hanno trovato riscontro nei fatti e, ancora una volta, la litigiosità è tornata a emergere in tutta la sua negatività, con la delusione di chi si aspettava uno scenario differente. Su Lotto Zero la politica litiga ma continua a non decidere. Mai una volta che si riesca a prendere una decisione senza rimettere tutto nelle mani dei giudici.

Il primo cittadino si è schierato apertamente per il “No” e intende andare avanti su questa linea rivolgendosi fino al Consiglio di Stato per far bloccare l’opera.

La maggioranza parla di una nuova cattedrale nel deserto, di rischi per l’ambiente, di opera che non avrà impatto sull’occupazione, che non migliorerà la viabilità e che metterebbe a rischio le falde acquifere della città. Per la minoranza l’opera è indispensabile, sicura, non rappresenta una minaccia per l’ambiente, creerà occupazione e sviluppo.

Con queste premesse non si va da nessuna parte. Qualunque infrastruttura, grande o piccola, prima dei benefici porta disagio, e i cittadini lo sanno.

Il problema è che non si sa mai quanto durerà questo disagio, e nemmeno quanto, alla fine, verrà a costare quel tratto di strada. Vale la pena di mettere in atto una scelta se i benefici che ne derivano superano i costi corrispondenti? Se si utilizza l’analisi costi-benefici, il consenso o il dissenso relativi all’attuazione di una scelta si basano su questa logica.

Il Lotto Zero, la strada che dovrebbe congiungere il bivio di Pesche sulla statale 17 con la Isernia Castel di Sangro, è destino a morire come l’autostrada del Molise? Questa, più che un’ipotesi, potrebbe diventare una certezza. Non resta che attendere la data delle esequie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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