CAMPOBASSO – E’ il grido d’allarme lanciato dall’Acem-Ance Molise. Una situazione che rischia di mettere in ginocchio le imprese.
“Le misure finora adottate dal Governo per compensare l’eccezionale aumento dei materiali e delle materie prime registrato da oltre un anno a questa parte, non sono sufficienti e si prospettano gare sottocosto con rischio di blocco per le opere del PNRR e per i lavori in corso“.
E’ il grido d’allarme dell’ACEM-ANCE Molise che fa seguito al ricorso al TAR con il quale l’ANCE Nazionale ha impugnato il decreto dello scorso novembre che definisce gli aumenti dei materiali, ritenuto del tutto insoddisfacente nel metodo di rilevazione dei dati.
Secondo gli edili molisani “i mancati riconoscimenti puntuali degli aumenti effettivi puo’ paralizzare il mercato delle opere pubbliche e soprattutto il PNRR, nonostante le nuove norme previste nel decreto sostegni sull’aggiornamento dei prezzari e sull’obbligatorietà della clausola di revisione prezzi nei nuovi bandi.
Senza un metodo di calcolo adeguato e senza una compensazione reale atta a fronteggiare l’ondata di aumenti si rischia un blocco del settore delle opere pubbliche“.
All’attenzione dell’Associazione anche la situazione dei titolari di impianti, anch’essi travolti dagli aumenti eccezionali di questi mesi, spesso impegnati contrattualmente ad effettuare forniture nel tempo secondo prezzi che sono lievitati di molto rispetto alla data della contrattazione.
Quest’ultimo problema sarà rappresentato in seno alla commissione Opere Pubbliche dell’ANCE in programma a metà mese dal Vice Presidente Gianni Paolo Calabrese e dal Direttore Gino Di Renzo.
C.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA