ISERNIA – Il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone ha consegnato, al reparto di Oncologia dell’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia, otto tablet dono del Consiglio regionale.
La Presidenza del Consiglio Regionale del Molise, partendo dalla ferma convinzione che combattere il cancro, in tutte le sue tipologie, rappresenti un impegno per l’intera società e non soltanto per i malati ed i propri familiari e che ognuno nel suo piccolo possa donare il proprio contributo a ogni persona che si trovi ad affrontare questa dura e debilitante battaglia, si è mostrata sensibile alla tematica e ha voluto promuovere l’iniziativa “Un Frammento di Tranquillità”, attraverso la donazione di 21 tablet da poter essere utilizzati dai pazienti oncologici durante le cure presso gli Ospedali di Campobasso, Isernia e Termoli.
Un gesto di solidarietà per tentare di alleviare la sofferenza psicologica dei malati di cancro, aggiuntiva rispetto a quella derivante dalla malattia e dalle cure che ne conseguono, cercando quanto più possibile, seppur sia difficile, di donare un po’ di leggerezza e far giungere vicinanza a chi dovrà permanere nei reparti di Oncologia. La fitta e complessa rete oncologica, a partire dal personale medico, socio-sanitario, a quello personale scientifico, alle Associazioni di volontariato, alle famiglie dei degenti, è indispensabile e riveste un ruolo prezioso e fondamentale per malati e per l’intera società.
Questa mattina il presidente del Consiglio regionale del Molise, Salvatore Micone, si è recato presso il reparto di Oncologia dell’Ospedale “Veneziale” di Isernia, dove si è conclusa la terza tappa dell’iniziativa “Un frammento di tranquillità” con la consegna di 8 tablet donati dalla Regione sui 21 acquistati. “Momento particolarmente toccante – ha detto Micone – ed occasione speciale anche per condividere con il personale medico e sanitario aneddoti e storie di vita che vivono con i pazienti che si affidano alle loro sapienti mani e scaldano i loro cuori“.
L’incontro con il presidente Micone ha consentito agli operatori di discutere con lui di alcune criticità che interessano il reparto.
C.C.
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