ISERNIA – I diritti umani garantiti, quelli violati e quelli taciuti. Il ruolo dell’Unione europea nel delicato processo pace. La pandemia e la tutela della legalità.
I diritti umani garantiti, quelli violati e quelli taciuti. Il ruolo dell’Unione europea nel delicato processo pace. La pandemia e la tutela della legalità. Sono questi alcuni temi affrontati questa mattina, venerdì 3 giugno, durante l’incontro dal titolo: “Studenti Ambasciatori d’Europa a confronto sui Diritti Umani”. Evento, organizzato dall’Isis Fermi-Mattei di Isernia nell’aula magna dell’isituto.
L’iniziativa è stata organizzata a conclusione del progetto “La scuola crea conoscenza e testimoni dei diritti universali nel mondo”, ideato con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di una cultura della legalità, del rispetto dei diritti umani, dell’inclusione, dell’accoglienza e dei valori in genere, su cui si fonda una società civile.
Il filo conduttore della giornata è stato quello dei diritti umani, tema più che mai attuale, anche alla luce del preoccupante conflitto in corso tra Russia e Ucraina. I ragazzi si sono potuti confrontare con i rappresentanti delle istituzioni che hanno accolto l’invito dell’istituto superiore isernino, guidato dal dirigente scolastico Emilia Sacco.
All’incontro hanno partecipato: Gabriella Faramondi (Prefetto di Isernia); Piero Castrataro (Sindaco di Isernia); Alfredo Ricci (Presidente della Provincia di Isernia); Leontina Lanciano (Garante Diritti Persona Regione Molise); Carlo Corazza (Responsabile dell’Ufficio Parlamento Europeo a Roma) intervenuto in collegamento video; Giuseppe Pardini (docente Università degli Studi del Molise); Carlo Fucci (Procuratore capo presso il Tribunale di Isernia); mons. Camillo Cibotti (vescovo diocesi Isernia-Venafro); Paolo Orabona (direttore Caritas diocesana Isernia-Venafro). A chiudere i lavori è stato l’europarlamentare Aldo Patriciello.
Tutti i protagonisti della giornata hanno ribadito quanto siano fondamentale difendere i diritti umani, ma per fare cio’ è necessario anche diffondere la cultura della legalità senza dimenticare l’importanza dell’inclusione sociale e dell’accoglienza.
Il messaggio rivolto alle istituzioni hai ragazzi è quello di conoscere bene i valore dei diritti umani, in modo da garantire che non ci siano abusi come la discriminazione, l’intolleranza, l’ingiustizia, l’oppressione e la schiavitù. Un argomento che oggi, con il conflitto Russo-Ucarino, è più che mai attuale e sta a cuore anche ai giovani studenti che un domani saranno classe dirigente.
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