ISERNIA – L’ospedale Veneziale è al collasso, la carenza di medici e personale sanitario impedisce la gestione dell’enorme numero di pazienti.
Il gruppo di Volt di Isernia con una nota stampa interviene in merito alla preoccupante situazione in cui versa il nosocomio cittadino.
“Siamo profondamente preoccupati – si legge in una nota diffusa da Volt – per le notizie che ci giungono dal pronto soccorso dell’ospedale Veneziale di Isernia. La presenza di tre pazienti colpiti da aneurisma, la scadenza di un contratto di uno dei medici specializzati venezuelani e la prossima pensione dei medici storici dell’unità emergenziale prefigurano un imminente futuro molto complicato.
Toma, il presidente, commissario, fresco auto-candidato alle prossime Regionali del 2023 aveva annunciato disponibilità ad ascoltare il grido delle istituzioni in questo momento di preoccupazione, ma questa si è rivelata solo una presa in giro. Noi non consideriamo – continuano – la presenza di Emergency una soluzione, ma un palliativo utile a tamponare una situazione in cui non riusciamo a vedere la luce, e chiediamo con forza che venga considerata come opzione tra quelle che possono essere messe in campo, in vista dell’imminente stagione estiva e dei flussi turistici sull’hinterland, affinché venga assicurata la piena funzionalità del P.S.
È molto probabile che le nostre parole non sposteranno gli equilibri di quello che appare come un disegno più grande, deciso altrove e avallato qui, ma non è più il tempo del silenzio. Perciò chiediamo che tutta la politica, indipendentemente dalle appartenenze, si unisca a questo grido di preoccupazione prendendo le distanze dall’operato del commissario e dei dirigenti Asrem. Non dire nulla rispetto a questo dramma – conclude il gruppo Volt – significa essere complici di questa situazione: ora è il momento delle soluzioni“.
C.C.
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