VENAFRO – “Prima” nazionale il 17 giugno di “La Nuova Orchestra Italiana” nell’ambito delle festività patronali cittadine

VENAFRO, 17 giugno, NUOVA ORCHESTRA ITALIANA
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VENAFRO – Anche una “prima” nazionale per Venafro!

Evento mai sin qui verificatosi e che si concretizzerà nella serata del 17 giugno prossimo nell’ambito delle attese e partecipatissime festività patronali in onore dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria, fondatori ed antesignani del Cristianesimo nell’importante provincia dell’antica Roma pagana, Venafro appunto, ed in quanto tali mandati a morte dall’Imperatore Diocleziano, il tragico persecutore dei martiri cristiani, nel 303 d. C.. Ed è proprio in ragione di siffatto estremo sacrificio che Venafro puntualmente ogni anno a metà giugno, per l’esattezza il 16, 17 e 18, celebra e ricorda i propri Santi Martiri, tributando loro il massimo degli onori e delle celebrazioni civili e religiose.

Esattamente in tale contesto rientra anche la “prima” nazionale accennata in apertura. In effetti nella serata del 17 giugno si esibirà in piazza Cimorelli al rione Mercato, il “salotto buono” del centro storico venafrano, l’affermato team artistico denominato “N.O.I. – NUOVA ORCHESTRA ITALIANA“ col proprio repertorio di musica e canzoni partenopee. Il team partirà da Venafro con la propria nuova vita artistica dopo che Renzo Arbore, showman, musicista e fondatore ed animatore storico del gruppo, ha deciso di intraprendere altre strade artistiche all’indomani del trentennio di concerti e successi con l’applaudita formazione canoro/musicale in tema. Ed eccola “NOI-NUOVA ORCHESTRA ITALIANA” che si esibirà il prossimo 17 giugno a Venafro per la sua “prima” nazionale.

“Il concerto di NOI – LA NUOVA ORCHESTRA ITALIANA della durata di due ore circa -si legge nella scheda info del gruppo- è un omaggio alla canzone napoletana. Nel repertorio i classici dell’Orchestra come “Voce e notte”, “Torna a Surriento”, “Era de maggio”,”O paese do sole” e tutti i grandi successi come “Luna rossa”, “Come facette mammeta”, “O sarracino”, portati per trent’anni sui palchi di tutto il mondo. Poi ancora brani come “Cocorito”, “Aumm aumm”, “Terun terun”, in cui l’intera Orchestra trascina da sempre il pubblico con la propria originale e caratteristica verve. In effetti la formazione è quella originale e storica che ha creato Renzo Arbore 30 anni fa e che prosegue nella reinterpretazione del repertorio classico napoletano. Nel repertorio anche “Pigliate na pastiglia”, “Maruzzella” e tante altre sorprese”.

Quindi i componenti: “L’orchestra -si legge dalla scheda info- offre l’appassionato canto di Gianni Conte, la seducente voce di Barbara Buonaiuto, quella etnica di Mariano Caiano, i virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato, la direzione orchestrale, il pianoforte e la voce di Massimo Volpe, le chitarre e le voci di Michele Montefusco, Marco Manusso e Nicola Cantatore, le percussioni e la voce di Peppe Sannino, la batteria e la voce di Roberto Ciscognetti, il basso e la voce di Massimo Cecchetti e dulcis in fundo gli struggenti e festosi mandolini e voci di Raffaele La Ragione, Salvatore Esposito e Salvatore Della Vecchia. Tutti insieme siamo N.O.I. – NUOVA ORCHESTRA ITALIANA!“.

Divertimento e coinvolgimento assicurati quindi il 17 prossimo a Venafro con la formazione partenopea, autentica “bandiera” artistica del meridione d’Italia.

                                          Tonino Atella                                                                                 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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