VENAFRO – E’ la giornata della solenne e partecipatissima processione conclusiva delle festività patronali di Venafro in onore dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria.
E tutta la città non vorrà mancare al rito (partenza h 20,30 dalla Basilica del Patrono) nel corso del quale verrà intonato più volte in coro il bellissimo Inno popolare “Sciogliam di lode un cantico, o popol venafrano …”, opera in versi del 1881 del poeta Raffaele Atella e musicata dal canonico Domenico Criscuolo, venafrani entrambi.
Intanto la città si sofferma sul trittico festivo civile in via di conclusione. Apprezzate le luminarie, in particolare l’innovativa galleria di luci dinanzi alla Basilica, applausi per i giri bandistici del Città di Venafro, affollatissimo di pubblico giovanile stimato in diverse migliaia il concerto sul piazzale della stazione ferroviaria de The Kolors, altrettanto gradita la perfomance dei Revotapopolo e l’altra sera gran pubblico al rione Mercato per la prima nazionale de La Nuova Orchestra Italiana, con 14 professionisti sul palco che hanno fatto cantare, ballare e divertire tantissimo il pubblico, alla fine in coro a chiedere più volte “bis, bis” data la valenza della proposta artistica. Pianista, percussionisti, batteristi, chitarre, bassisti, mandolini e voci, affiancati da validissima presentatrice che ha riproposto particolarità ed aneddoti delle più classiche melodie napoletane interpretate, hanno letteralmente “fatto sognare” Venafro, che ha apprezzato vivamente. Non sono mancati dal palco i riferimenti a Renzo Arbore, che ha scelto di recente nuove strade artistiche, e Venafro ha tributato scroscianti e meritati applausi a colui che decenni addietro aveva ideato l’orchestra, apprezzata poi in ogni angolo del globo. Venafro si è divertita tantissimo quindi con La Nuova Orchestra Italiana ed il suo repertorio classico partenopeo, team che proprio a Venafro ha avuto il suo “battesimo di fuoco”, la “prima” nazionale. E visti i risultati, gli applausi popolari e i consensi raccolti, non poteva andare meglio! Soddisfatti i venafrani ed altrettanto i componenti de La Nuova Orchestra Italiana che al termine non hanno mancato di ringraziare per l’accoglienza e l’ospitalità ricevute, definendo il pubblico venafrano “eccellente” sotto ogni punto di vista.
“Grazie Venafro -è stato affermato dal palco- porteremo la città e tutti voi sempre nel nostro cuore. Non era facile ripartire dopo due anni di stop forzato. Ci avete aiutato sostenendoci e non lo dimenticheremo mai!”. In chiusura, e passando ad altro, citazione meritata per il matinée concertistico in piazza Cimorelli del Gran Concerto Bandistico Città di Ailano (Ce). Direzione artistica impeccabile, musicisti perfetti, solisti salutati da fragorosi consensi e pubblico assolutamente soddisfatto dell’appuntamento, concluso dal puntuale “Inno popolare ai Santi Martiri”, che gli spettatori hanno cantato in coro sulle note del Gran Concerto Bandistico Città di Ailano.
E adesso tutti in processione dalle h 20 e 30, candela alla mano, per riportare all’Annunziata il Busto argenteo del Patrono, le Reliquie di Santa Daria e i Simulacri sacri perché i Santi Martiri continuino a proteggere e sostenere Venafro e i venafrani, soddisfatti anche per la ricomparsa della Santa Manna in Basilica quale prova storica della vicinanza dei Santi alla città.
Tonino Atella
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