ECONOMIA – Illustrato il rapporto di Bankitalia: pil molisano a +5,9%

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CAMPOBASSO – Illustrato il rapporto sull’economia regionale redatto dalla Filiale della Banca d’Italia del capoluogo.

Nel corso del 2021 l’attività economica in Molise è tornata a crescere, dopo la marcata flessione dovuta all’insorgere della pandemia, beneficiando come nel resto del Paese del progredire della campagna vaccinale, dell’allentamento delle misure per il contenimento dei contagi e del miglioramento del clima di fiducia.

La rapidità della ripresa si è tuttavia accompagnata, nella seconda parte dell’anno, all’emergere di tensioni nei mercati delle materie prime e dei semilavorati, con effetti sui tempi e sui costi di produzione delle imprese e sulla spesa energetica delle famiglie. Lo scoppio del conflitto in Ucraina lo scorso febbraio ha prodotto un inasprimento di tali tensioni, generando significativi rischi al ribasso per la crescita.

E’ quanto emerge dal rapporto annuale redatto dalla Filiale della Banca d’Italia di Campobasaso. Nello specifico, l’aumento del Prodotto Interno Lordo stimato da Prometeia per il Molise nel 2021 è stato del 5,9%, analogo a quello del Mezzogiorno, ma inferiore alla media nazionale.

Sull’andamento dell’economia regionale hanno fortemente influito bonus e aiuti Covid, mentre grandi aspettative di crescita sono riposte nei fondi del Pnrr, un forte sostegno per le amministrazioni locali, pari a 358 milioni da spendere entro il 2026.

“Per quanto riguarda le imprese, l’attività industriale ha più che recuperato la forte riduzione riportata nella prima fase della crisi pandemica. Tra le aziende rilevate dall’indagine della Banca d’Italia sono nettamente prevalse quelle che hanno accresciuto il fatturato e la spesa per investimenti.

Notizie positive anche per quanto riguarda il settore edilizio, con un incremento delle compravendite e dei bonus edilizi.

In ripresa anche il settore dei dei srvizi, il più colpito dalla pandemia.

La nota dolente riguarda il mercato del lavoro: dal rapporto emerge un’ulteriore riduzione del numero di occupati, seppure in rallentamento rispetto all’anno precedente. Tale andamento,
su cui ha influito anche il persistente calo demografico, è stato più intenso per i lavoratori autonomi, che assumono un peso sull’occupazione complessiva maggiore rispetto al Paese, e per le donne, i cui livelli occupazionali risentono anche della bassa partecipazione al mercato del lavoro.

L’espansione del credito in regione, invece, si è rafforzata, sostenuta dalla ripresa del credito alle famiglie e dalla prosecuzione della crescita dei prestiti alle imprese. Come nel resto del Paese, è proseguita anche in Molise la riorganizzazione dei canali distributivi delle banche, con un ridimensionamento ulteriore della rete di sportelli e una contestuale crescita dell’utilizzo dei servizi online.

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