ISERNIA – L’intervista al Sindaco Castrataro sulla chiusura di Infermieristica, di cui tanto si è parlato gli ultimi giorni.
A seguito dell’incontro con Toma, sembra si possa ritrattare. Vediamola nel dettaglio.
“Il problema è questo: fino all’anno scorso si è andati avanti con questa convenzione fra la Regione Molise e La Sapienza, che veniva prorogata di anno in anno. Tutto ciò va avanti dal 2013 – afferma – ma ad un certo punto c’è stata un’ interlocuzione fra Asrem e l’Adg della Regione Molise per la necessità di dover pagare le docenze.
Ogni anni, infatti, l’Asrem stanziava un bando per il personale che veniva pagato dall’Asrem stessa o dalla Regione Molise che prestava i soldi all’Asrem. Il meccanismo, però – continua- già dall’anno scorso si è inceppato. Solo ad aprile è stata avviata una nuova convenzione dalla Regione Molise, indirizzata alla Sapienza. I risultati? È finita nel dimenticatoio.” “Da pochissimo è stata ripresa, e proprio ieri ne abbiamo parlato quando abbiamo incontrato il Presidente Toma.
Eravamo io ed altri quattro membri della Giunta, testimoni della nuova interlocuzione con la Rettrice della Sapienza per poter riprendere il corso. Siamo quasi a tempo scaduto, è vero – sottolinea – il decreto provvisorio che assegna i posti ad infermieristica è già uscito. Ci potrebbe però essere una riapertura ed il decreto ampliato, essendo generalmente aumentati i posti per professioni sanitarie.”
Se l’Università chiudesse non sarebbe ovviamente un problema per gli iscritti ai corsi, ma una disdetta clamorosa per la città – socialmente, culturalmente ed economicamente parlando. Lo sottolinea anche il Sindaco. “Ci sarebbe probabilmente un accordo con l’Unimol – dichiara il Sindaco – ma un anno sarebbe perso. È vero che questi due anni la didattica è stata online, ma negli scorsi non è stato così. Si perderebbero individui ce affitano appartamenti, consumano all’interno del territorio, vivono la città, contribuiscono al mantenimento del nosocomio per i tirocini svolti in esso.” E in generale, la situazione delle università sul territorio quale sarà prossimamente?
A questa domanda il Sindaco risponde speranzoso, ma con ipotesi non concrete e non ancora prossime. Resteremo aggiornati sulla situazione. Nel frattempo il Sindaco ci parla della posizione nella recente classifica del Censis, che vede l’Unimol molto bassa fra i piccoli atenei. “L’università è ancora unicamente territoriale – conclude – va specializzata di più. Ho parlato col rettore e molte sue opinioni le condivido, come quella di accordarsi con altre università per le specializzazioni di Medicina.
È l’ipotesi più semplice e veloce. Ci vorrà connessione col territorio e con le imprese, non sarà semplice. Le università diventano importanti quando i numeri crescono. È un mondo estremamente competitivo, dobbiamo incitare i giovani a voler vivere in Molise, che ne vale la pena e che anzi, altri dovrebbero raggiungerci all’interno del nostro territorio”. Insomma, una visione a 360 gradi dell’ambiente universitario molisano, che regala speranza per il futuro e su quello che in Molise può essere costruito…non demolendo quello che già c’è, ma anzi costruendo ed implementando infrastrutture e Corsi di Studio.
S.M.
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