CAMPOBASSO – Il Campobasso è fuori dal calcio. Potrebbe ricominciare allo stato dei fatti dai Dilettanti regionali. Niente serie C e serie D. Bocciato anche dal Tar Lazio.
La sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio è arrivata intorno alle ore 13,00 di oggi, un giudizio che non fa un passo indietro rispetto ai no prima della Covisoc poi del Consiglio federale della Figc e quindi del Coni. La società è stata inadempiente rispetto al pagamento della Iva del 2019-20-21, una sentenza che non si concilia con alcuna deroga un obbligo che altre società hanno compiuto nei termini stabiliti e che castiga pesantemente la città la tifoseria e l’immagine dello stesso capoluogo di regione. Mario Gesuè esce di scena in malo modo pur avendo raccontato nei giorni passati di non avere dubbi sull’ammissibilità del suo club nei Professionisti.
A questo punto oltre ad aver perso il titolo della squadra la serie C e la partecipazione anche al campionato nazionale Dilettanti, deve rispettare gli oneri finanziari riferiti al pagamento di spettanze a una serie di fornitori e collaboratoti e restituire le quote versate dai 700 abbonati che tra maggio e giugno ignari di questa situazione catastrofica che comunque era a conoscenza della stessa società, avevano rinnovato l’abbonamento per la serie C in vista della stagione 2022-2023. Ora il titolo passa in mano al sindaco Roberto Gravina che a quanto pare si è già adoperato presso la Federcalcio comunicando con il presidente Gabriele Gravina per appurare la strada che potrebbe portare alla formazione di una società partecipante al torneo di Quarta serie attivando l’art. 152 comma 20 dell’Enoif attraverso un nuovo percorso giudiziario da iniziare con effetto per sperare nella concessione della nuova categoria autorizzando un Bando di manifestazione di interesse per il reperimento di nuovi soci, imprenditori o latri interessati a formare un nuova struttura societaria. E ora è anche curioso conoscere la volontà del gruppo societario legato al presidente Gesuè che potrebbe in ultima analisi rimanere in rossoblù partecipando al Bando con altri operatori economici del posto.
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