ISERNIA – In Consiglio comunale si torna a discutere di Lotto Zero, un argomento sensibile e che inevitabilmente scalda gli animi dei consiglieri seduti tra i banchi della minoranza.
Il sindaco Piero Castrataro ha risposto all’interpellanza del centro-destra, presentata il 19 luglio scorso da tutti i consiglieri di minoranza, che vede come prima firmataria Elisabetta Lancellotta (FdI). Ovviamente la risposta del Sindaco non ha soddisfatto la minoranza, caos in Aula e sospensione della seduta.
“Sulla questione del Lotto Zero – ha esordito il sindaco Piero Castrataro nel suo intervento in Aula – sono sempre stato abbastanza chiaro, nel senso che non c’è nessuna pregiudiziale sulla realizzazione di un collegamento che bypassi Isernia e che serva alla città. Ho avuto e avrò sempre delle grosse perplessità sul tracciato che è stato scelto, sui costi e sull’impatto ambientale, ma soprattutto sulla captazione delle acque.
Il ricorso che abbiamo fatto che non ha avuto esito negativo, ma ha avuto esito negativo sia al Tar che al Consiglio di Stato la richiesta di sospensiva dei lavori mentre il ricorso è tutt’ora in atto. Ricorso che ritengo assolutamente fondato dal punto di vista giuridico. C’è anche un’altra questione riguardante la tutela ambientale che presuppone venga fatto uno studio approfondito sulla cosiddetta ‘opzione zero’ che riguarda la possibilità e l’impatto che l’opera non venga realizzata.
Grazie all’on. Antonio Federico (M5S) – ha spigato il primo cittadino – ho incontrato il commissario straordinario Anas al Lotto Zero, l’ingegner Antonio Marasco, con cui abbiamo avuto un colloquio molto informale, e in questa interlocuzione abbiamo espresso le stesse perplessità che sono state enunciate nel ricorso e di cui abbiamo dato ampia evidenza sulla stampa e negli incontri pubblici che ci sono stati. Ho sempre sostenuto che non c’è una pregiudiziale sull’opera, ma c’è una pregiudiziale su quel tipo di tracciato che è stato fatto. Un tracciato che ad oggi costa circa 170 milioni di euro, prima della revisione prezzi che deve essere fatta per l’aumento delle materie prime e dei costi per la realizzazione di qualsiasi opera pubblica.
L’opera potrebbe costare dunque un 25/30 per cento in più, il che significa passare da 170 milioni e 220 milioni di euro (+ 50 milioni) per un tracciato che, se non erro, è 4 o 5 chilometri. Sinceramente – continua – , lo dico senza nascondermi, ritengo l’opera dal punto di vista economico totalmente infruttuosa, anche per il traffico che dovrà gestire, e anche perché non aiuterà i cittadini di Isernia. I lavori non stanno andando avanti e c’è una ragione di finanziamento, tanto è vero che il bando non è stato pubblicato a fine dell’anno scorso, come era previsto, perché non ci sono tutti i soldi per realizzare l’opera.
Ritengo perciò sia meglio una pausa di riflessione per capire se l’opera, così come progettata, abbia un senso economico/ambientale, visto che attualmente non avrà i flussi di traffico previsti e non li avrà mai. In un momento del genere, l’Italia e la nostra regione non ritengo si possano permettere un esborso simile. Non ho fatto alcuna interferenza – ha precisato il sindaco – e ci sarà modo di discutere ancora.
Ho forti dubbi sull’iter autorizzativo seguito e sulle alternative che potevano essere previste, anche per servire meglio la città in determinati ambiti. Non ritengo – ha concluso Castrataro – di aver fatto alcunché contro l’opera in sé. Contro quel tragitto rimango della mia opinione come credo di interpretare anche l’opinione della maggioranza consiliare“.
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