CAMPOBASSO – Vivaio di San Pietro Avellana, necessaria un’attenta riorganizzazione del sito secolare volta alla valorizzazione e alla riconversione del terreno.
A palazzo D’Aimmo è passata la mozione della consigliera regionale Aida Romagnuolo che chiedeva la valorizzazione e la riconversione del vivaio di San Pietro Avellana.
Il sito, gestito dall’Arsap, con i suoi ettari di terreno, ha consentito, per lungo tempo, la produzione di piante destinate al rimboschimento della montagna ma ad oggi, per continuare ad essere operativo, deve ampliare e rivedere le attività.
Lo stesso potrebbe rispondere alle esigenze di un generale rimboschimento soprattutto a fronte dei continui incendi estivi, considerato poi che all’interno opera il centro di ricerca Crea, dove quest’ultimo potrebbe collaborare con l’Università degli Studi del Molise, generando sinergie fondamentali per il territorio. Non va, infine, dimenticato che San Pietro Avellana, è una località nota per il tartufo e a tal proposito il vivaio potrebbe supportare le serre già presenti a Campochiaro rispondendo all’eccesso di domanda del pregiato prodotto.
“Il vivaio di San Pietro Avellano – ha ribadito Aida Romagnuolo – è una eccellenza ed è nostro dovere tutelare un luogo che risponde ad una moltitudine di esigenze con particolare attenzione a quella ambientale. Considerato poi che potrebbe anche generare ulteriore occupazione, vanno assolutamente attuate tutte quelle politiche necessarie a garantirne le attività. L’impegno della Regione – ha concluso Romagnuolo – è pertanto fondamentale ed urgente.”
G.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA